MACRON HA PESTATO UN BEL MERDON – IL TOYBOY DELL'ELISEO, INNALZANDO L’ETÀ PENSIONABILE DA 62 A 64 ANNI È RIUSCITO A METTERE D’ACCORDO TUTTI, INFATTI NON LO SOSTIENE PIÙ NESSUNO E I LAVORATORI FRANCESI SCENDONO IN STRADA BLOCCANDO SCUOLE E FERROVIE (VIDEO) – PURE IN INGHILTERRA STANNO MESSI MALE: IL PREMIER SUNAK, CHE NON VUOLE ALZARE I SALARI COME RICHIESTO DAI LAVORATORI, PREPARA UNA STRETTA AL DIRITTO DI SCIOPERO PER ASSICURARE I SERVIZI ESSENZIALI…
-In Francia il popolo scende in piazza da Parigi a Tolosa a Rennes a Lione contro la riforma delle pensioni di Macron che la vuole portare da 62 anni a 64.
Qui da noi che la vogliono portare a 70 o a quote, dopo la 101, MUUUTI.
Ci distinguiamo sempre ?. pic.twitter.com/US6Qcs5XAJ
— Gennaro Benincasa (@Marciare60) January 19, 2023
1. FRANCIA LA RIVOLTA
Estratto dell’articolo di Danilo Ceccarelli per “la Stampa”
Con la sua riforma delle pensioni, il presidente Emmanuel Macron può già dire di essere riuscito in un'impresa: quella di mettere d'accordo la maggior parte dei francesi nel dire "no" al progetto che prevede l'innalzamento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni. Almeno a giudicare dalle proteste che si sono tenute ieri in tutta la Francia, dove il ministero dell'Interno ha annunciato circa 1,12 milioni di manifestanti in tutto il Paese […]
[…]. Lo sciopero nel gruppo energetico Edf, dove la partecipazione è arrivata al 44,5%, ha provocato un calo nella capacità del parco nucleare, scesa al 63% contro il 72% previsto; nelle raffinerie di TotalEnergies quasi tutti i dipendenti hanno incrociato le braccia ma in mattinata meno del 2% delle stazioni di servizio era rimasto a secco; pochi i treni Tgv, quasi scomparsi i regionali, mentre diverse decine di scuole sono rimaste chiuse con il 65% dei professori delle medie e dei licei in sciopero. […]
Il fattore più rilevante, invece, sono le otto sigle sindacali che si sono mostrate unite e compatte contro il capo dello Stato, così come i partiti della gauche, con i rispettivi leader che non hanno lesinato selfie di gruppo durante la giornata per evidenziare l'intesa. La sinistra chiede al presidente di passare per le forche caudine del referendum, consapevole dell'ostilità da parte della maggioranza dell'opinione pubblica nei confronti del progetto, come dimostrano tutti i recenti sondaggi. […]
[…] Secondo i calcoli del ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, incasserebbe 18 miliardi di euro nel 2030 grazie alla riforma. Adesso, però, per l'esecutivo è arrivato il momento di «convincere» i francesi, come ha riconosciuto su Twitter in serata la premier Elisabeth Borne. […]
?? #greve19janvier | 400.000 manifestants sont présents à Paris pour protester contre la #ReformeDesRetraites, selon la #CGT. Des tensions et des affrontements avec la #police ont lieu. pic.twitter.com/q4tcn3bIbl
— Cerfia (@CerfiaFR) January 19, 2023
2. REGNO UNITO, PROTESTE A RAFFICA LINEA DURA DEL GOVERNO SUNAK
Estratto dell’articolo di R.E. per “la Stampa”
Nel Regno Unito prosegue il braccio di ferro tra lavoratori e governo su aumenti salariali e pensioni. Ieri per il secondo giorno migliaia di infermieri e paramedici hanno incrociato le braccia. A scioperare per 12 ore un quarto del personale sanitario degli ospedali e delle cliniche inglesi. Il sindacato degli infermieri ha chiesto un aumento salariale del 5% rispetto all'inflazione. […] Da dicembre molte categorie sono in agitazione […]
Il premier Rishi Sunak mantiene la linea dura: no agli aumenti salariali perché renderebbero cronica l'inflazione. E prepara una stretta al diritto di sciopero per preservare i servizi essenziali. Preoccupato per l'escalation delle tensioni, ieri il re è sceso in campo. Carlo III pensa di offrire donazioni ai sudditi più bisognosi […]