MAGICAL CONTE TOUR - PEPPINIELLO APPULO SI SVEGLIA ORA E DECIDE DI INIZIARE A FARE CAMPAGNA ELETTORALE PER LE COMUNALI (A MENO DI UN MESE DAL VOTO): È L’ULTIMO DISPERATO TENTATIVO PER PROVARE A NON RIMEDIARE UNA CLAMOROSA DISFATTA. MA SERVIRÀ A POCO: IL MOVIMENTO 5 STELLE SUI TERRITORI NON ESISTE. E I MILITANTI SONO INCAZZATI NERI: “PARLARE DI RIFONDAZIONE E CHIEDERE PAZIENZA NON BASTA. UNA VOLTA AVEVAMO I MEET UP. ORA SIAMO ALL'ANNO ZERO…”
-Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
La percentuale sta scuotendo il Movimento: il 6,5%. «Davvero?», è la domanda di eletti e militanti, che suona come un commento laconico. Il 6,5% si riferisce al numero dei Comuni al voto alle prossime Amministrative in cui i Cinque Stelle hanno presentato una lista. Parliamo di 64 comuni su 978.
Alle Comunali del 2021, le prime dell'era contiana, le liste targate M5S erano state 103. Il calo nel giro di un anno è stato del 38%. Il Movimento corre in 18 capoluoghi su 26. Non è presente a Belluno, Como, Lucca, Monza, Oristano, Parma, Rieti (qui però c'è una lista composta da attivisti e con chiari riferimenti a Conte e agli stellati) e Verona.
Sono segnali di una presenza sui territori quantomeno da ricostruire. Anche perché la distribuzione delle 64 liste riserva diverse sorprese. La regione che vede la presenza maggiore degli stellati è la Lombardia, non proprio una roccaforte del voto Cinque Stelle: sono 12 i Comuni lombardi in cui sarà possibile votare M5S. Praticamente quasi una lista su cinque è nella regione più popolosa d'Italia. A seguire c'è la Puglia, con 11 liste. Fanalino di coda la Sardegna, dove il Movimento non si presenta.
Le isole sono forse l'esempio più lampante del paradosso stellato: in Sicilia il M5S è presente a Palermo, Messina, Erice e Scicli. Nel 2018, alle Politiche, il M5S in Sicilia aveva il 48%, in Sardegna il 42%. Anche in Campania, terra natale di molti big stellati, i Cinque Stelle partecipano alla competizione elettorale solo in 6 centri. In Umbria sono in corsa solo a Narni, città simbolo - con la foto dei leader del centrosinistra tutti schierati insieme - della fallimentare campagna delle Regionali 2019. In Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli- Venezia Giulia, Marche, Toscana e Veneto le liste sono due.
«Dobbiamo riflettere molto bene su questi dati - dice un Cinque Stelle -. Parlare di rifondazione e chiedere pazienza non basta». E attacca: «Una volta avevamo i meet up.
Ora siamo all'anno zero». In effetti della struttura territoriale che ha accompagnato la crescita del Movimento dal 2005 ora rimane ben poco.
Nel 2015 i meet up erano 1.275, adesso sono 195. I membri sono 64.235 ed erano 167.007. Solo negli ultimi dieci giorni i meet up hanno perso oltre 500 partecipanti. «Si tratta di un dato agghiacciante: siamo chiusi a Roma e non ci accorgiamo che le persone ci stanno abbandonando. Dove sono i vertici?», contesta uno stellato critico.
E Conte infatti intende correre ai ripari. Il presidente del Movimento è pronto a lanciare il suo tour per le Comunali.
La partenza - dicono fonti M5S - «è imminente», quasi sicuramente prima della fine di questa settimana. «Si tratta di un tour attesissimo dai nostri», dice un parlamentare. Il leader del Movimento dovrebbe toccare le principali città e alcuni centri «strategici». «Sono mesi che aspettiamo Conte», dicono alcuni militanti. Dopo il voto dovrebbe finalmente partire la nuova rete territoriale Cinque Stelle, con referenti regionali e provinciali.
Il rischio è che - tra tensioni interne e prese di posizioni all'interno della maggioranza di governo - giugno possa trasformarsi per il presidente M5S in un mese politicamente torrido. A completare il quadro di un mese che si preannuncia complicato c'è lo spettro delle cause legali.