MAI DIRE GAY - IL LEGHISTA ANDREA CASSANI, SINDACO DI GALLARATE, NON VUOLE SENTIR PARLARE DI NOZZE OMOSESSUALI: “IO SPOSO SOLO UOMINI E DONNE. ALLE UNIONI TRA GAY CI PENSERÀ UN DIPENDENTE DEL COMUNE. NON VOGLIO NEGARE DIRITTI MA NESSUNO DEVE NEGARE IL MIO DI RIFIUTARMI”


Andrea Senesi per il “Corriere della Sera”

Andrea Cassani

 

«Ci penserà un dipendente del Comune, se proprio vogliono sposarsi». Perché lui, Andrea Cassani, sindaco di Gallarate (Varese), ha già detto di no. «Per me la famiglia è composta da un uomo e una donna e per questo ho spiegato che non avrei celebrato io quell' unione». Un leghista di 33 anni eletto sindaco due mesi fa. Venerdì scorso si presenta in municipio un suo elettore e gli fa la proposta: «Voglio sposarmi col mio compagno e mi piacerebbe che fossi tu a celebrare la nostra unione».

 

Niente da fare. Cassani è un leghista di strettissima osservanza, un po' maroniano e un po' salviniano. «Non voglio negare diritti a nessuno, ci mancherebbe. Però voglio che anche i miei diritti siano rispettati». «Ma se qualcuno dovesse fare richiesta formale di un' unione civile il Comune darà seguito alla procedura».

 

Andrea Cassani

Al di là del burocratese, è giusto che esistano coppie di seria A e di serie B? «Non capisco perché se una coppia non viene sposata dal sindaco debba sentirsi di serie B». Cassani racconta di aver raccolto pochissime proteste, una solo mail di minacce e tanti attestati di stima. Dal suo partito, poi, in molti si sono fatti sentire.

 

Soprattutto dalla Regione a guida leghista, quella della scritta Family day accesa sul Pirellone. Pochi chilometri più a sud, a Legnano, è scoppiato un caso che almeno in partenza sembrava del tutto analogo con una coppia di donne che fa richiesta di unirsi e che viene inizialmente respinta. Mancano i moduli.

 

Salvini e Andrea Cassani

A Legnano però la giunta è targata Pd e il sindaco viene puntualmente richiamato all' ordine dalla segreteria milanese del partito. «Grave che un Comune guidato da noi non si sia preparato per tempo alle unioni civili», attacca la consigliera milanese, Diana De Marchi.

 

NOZZE GAY

La coppia aveva peraltro già fatto richiesta al vicino Comune di Parabiago, guidato dal leghista Raffaele Cucchi. Un padano liberal , che aveva prontamente detto dì sì ai promessi sposi. «Sono leghista ma rispetto i diritti di tutti», spiega Cucchi. Nel frattempo però il caso s' è risolto: la coppia si sposerà regolarmente a Legnano. Il senatore Sergio Lo Giudice (Pd) punta invece il dito contro un' altra amministrazione leghista, quella di Finale Emilia (Modena): «Hanno vietato lo scambio di fedi e la fascia tricolore durante le cerimonie gay».