MAL COMUNE MEZZO GAUDIO – TRA IL 19 E IL 21 NOVEMBRE NELL’INDIFFERENZA GENERALE C’È IL CONGRESSO DELL’ANCI, L’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI ITALIANI: I VERTICI SONO BLINDATI, CI SARANNO TANTE RICONFERME E POCHE NOVITÀ - RIMANGONO IN SELLA DECARO E BIANCO, CON UNA SPRUZZATINA DI LEGA E FRATELLI D’ITALIA - DI MAIO A BOCCA ASCIUTTA: HA RINUNCIATO AD AVERE VOCE IN CAPITOLO?
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Marco Antonellis per Dagospia
L’Assemblea annuale e il Congresso dell‘Anci si svolgeranno quest‘anno ad Arezzo nei giorni 19-21 novembre. Ad occhio nudo, dicono gli addetti ai lavori, le riconferme dovrebbero superare abbondantemente le novità.
Il sindaco Antonio Decaro (Pd) dovrebbe rimanere al vertice dell‘Associazione, unitamente al suo collega di partito Enzo Bianco, già sindaco di Catania e Presidente uscente dell‘Assemblea nazionale (ovvero il parlamentino dell‘Anci). Bianco vede coronato il suo impegno autonomistico di lunga data, essendo attivo nell'Anci dal 1989, ottenendo così una rinnovata fiducia.
Non va dimenticato che il Presidente dell’Assemblea nazionale è anche Presidente del Comitato di tesoreria, vale a dire della cabina di regia della politica di bilancio dell’Anci. Accanto a Decaro e Bianco dovrebbero trovare posto il sindaco di Novara, Alessandro Canelli (Lega), che già ricopre il ruolo di responsabile della finanza locale, e l’ex sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli (ex Forza Italia, ora Fratelli d’Italia), prorogato nella funzione di Presidente della Fondazione Ifel-Anci.
A cambiare sarà solo il vice-presidente vicario, andando il sindaco di Monza, Diego Allevi (Forza Italia) a sostituire Roberto Pella (anch’egli di Forza Italia). In questo quadro colpisce la marginalità degli amministratori pentastellati e la totale inazione di Giggino Di Maio. Dopo le ripetute sconfitte elettorali i grillini hanno rinunciato ad avere voce in capitolo ed a chiedere un riequilibrio politico in seno all'associazione dei comuni italiani?