MAL MEDITERRANEO – TORNA L’EMERGENZA SBARCHI. IN POCHE ORE SONO STATE AVVISTATE TRE IMBARCAZIONI: IL MOTOPESCHERECCIO CON 236 PERSONE A BORDO, CHE SALVINI SOSTIENE SIA STATO ABBANDONATO DA MALTA, HA ATTRACCATO A POZZALLO – LA SPONDA DI TONINELLI: “L’UE FA FINTA DI NULLA MENTRE SALVIAMO VITE UMANE?” – IL CASO SPAGNA E LE ACCUSE DELLE ONG ALLA LIBIA
-Sara Menafra per “il Messaggero”
Torna l' emergenza Mediterraneo, questa volta con l' inverno alle porte. Nell' arco di poche ore, tre imbarcazioni sono state avvistate in punti diversi, una in direzione Spagna. A riaccendere la polemica politica è in particolare «un gommone con circa 200 migranti a bordo», come ha twittato Salvini, che ieri sera ha attraccato a Pozzallo. Dall' imbarcazione, un motopeschereccio, sono stati fatti scendere a terra i 12 bambini (di cui 5 neonati) e le quasi 50 donne a bordo. Il barcone è arrivato con 236 persone. Sarebbero quasi tutti eritrei. Individuati anche gli scafisti: sarebbero un libico e un tunisino.
Ma è polemica con Malta, che avrebbe abbandonato quel barcone nel Mediterraneo. «Ci risiamo. Un pattugliatore maltese ha invertito la rotta, abbandonando un gommone con 150/200 immigrati in mezzo al Mediterraneo e in direzione dell' Italia», scrive Matteo Salvini: «La Valletta - aggiunge - aveva preso il coordinamento delle operazioni di soccorso, ma come al solito sta cercando di rifilare gli immigrati al nostro Paese. È l' ennesima vergogna, degna di questa Unione europea incapace e dannosa. A Bruxelles sono troppo impegnati a scrivere letterine contro l' Italia per occuparsi di questi problemi».
Anche Danilo Toninelli interviene sulla medesima falsa riga: «Sui migranti Malta si gira dall' altra parte, stavolta per una fantomatica avaria. E l' Ue che fa? Sostiene uno dei suoi Paesi fondatori, l' Italia, o fa finta di nulla mentre salviamo vite umane? Noi che intanto stiamo agendo anche per dare lavoro e futuro ai nostri concittadini».
Poche ore prima dell' avvistamento di questo gommone, le navi umanitarie Mediterranea e OpenArms avevano lanciato un sos per un' altra imbarcazione, stavolta proprio al centro dell' area sotto Lampedusa: «Abbiamo ricevuto una richiesta di aiuto da un gommone che imbarca acqua, alcune persone sono già annegate ma siamo a più di otto ore di navigazione», era l' allarme lanciato venerdì notte da Mediterranea.
Sia il coordinamento italiano, sia quello libico sono stati avvisati e, anche se Tripoli non ha mai risposto alle chiamate sono state poi proprio le motovedette libiche a intervenire riportando a terra i sopravvissuti. Qui, però, è nato un nuovo giallo.
Secondo le testimonianze raccolte dalle ong, prima che arrivassero i soccorsi libici ci sono stati morti, forse decine, i cui corpi non sarebbero stati riportati a terra. Le autorità tripoline, invece, smentiscono e dicono che sono stati salvati tutti venerdì a notte inoltrata e non c' erano corpi in mare. Nello scontro si è inserito anche Salvini: «Tanti saluti a scafisti e Ong», ha twittato.
IL CASO SPAGNA
Il Mediterraneo centrale non è più da tempo il canale privilegiato d' accesso all' Europa. A dimostrarlo anche la nuova segnalazione arrivata da Alarm Phone, che raccoglie le richieste di soccorso dei migranti in mare. L' organizzazione ha lanciato un appello all' Europa perché soccorra una nave con 70 persone a bordo, partita dal Marocco in direzione della Spagna. In suo soccorso non si sarebbe mossa nessuna delle autorità marittime più vicine (per ora si trova a largo del Marocco, presso Nador) e ci sarebbero già molti morti.
Di migranti ha parlato anche Giuseppe Conte, arrivato ieri sera a Bruxelles: «La sfida immigrazione è a lungo termine e richiede una risposta strategica, strutturata», ha detto. Aggiungendo che «ridurre gli sbarchi significa contribuire a scardinare la rete di trafficanti di essere umani, significa soprattutto ridurre il numero di vittime in mare. Questo governo sin dall' inizio ha sollecitato una risposta complessiva dell' Europa. Questa risposta ancora fa fatica a essere attuata e lo dico con un certo rammarico».