LE MANI DEI “MILANESI” SULLA SANITÀ LAZIALE - LA RESA DEI CONTI PDL TRACIMA NELLA GUERRA TRA LE COLOMBE LORENZIN-FORMIGONI E I CATA-FALCHI VERDINI-ANGELUCCI


DAGOREPORT

LORENZIN CARFAGNA

La resa dei conti dentro quel che resta del Pdl tracima sulla sanità laziale, snodo significativo di favori incrociati e plurime risorse finanziarie. La ministra Beatroce Lorenzin, in condominio con lo scissionista Celeste Formigoni e con la collaborazione del potente e intoccabile controllore della spesa sanitaria dell'Economia, Francesco Massicci, sta per firmare la nomina di Renato Botti come sub commissario alla Salute del Lazio.

lorenzin

Botti ha cominciato a Milano gestendo centri estetici in società con il mitico Angelo Daccò, quello che per la magistratura milanese era il grande elemosiniere della sanità privata lombarda. Quindi si è fatto le ossa come direttore generale della Sanità del Pirellone, all'inizio dell'era Formigoni. E infine si è illustrato come manager del San Raffaele di don Verzè, poi travolto dai debiti.

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La strategia della ministra-colomba, molto attenta anche ai rapporti con il Vaticano, prevede di mettere le mani sulla sanità laziale, nonostante gli elettori abbiano appena scelto in massa il "sinistro" Zingaretti. 

Verdini Angelucci

Intanto, al Mef, il buon Massicci può liberamente decidere quanti fondi assegnare per la sanità alle regioni commissariate. Ma è da febbraio, ovvero da quando ci sono state le elezioni, che nel Lazio è tutto bloccato perché gli atti devono essere firmati anche dal sub-commissario. Presto ci penserà Botti.

verze comunione berlusconi

Ma nell'economia della lotta fratricida tra post-berlusconiani, l'ingresso dei "Milanesi" della congrega Comunione&Fatturazione-Formigoni-Lorenzin significa anche togliere spazio e denari al combo Verdini-Angelucci.

 

 

DACCO' - FORMIGONI