SULLA MANOVRA SALVINI NON HA TOCCATO PALLA – LA LEGA AVEVA PROMESSO IL SUPERAMENTO DELLA LEGGE FORNERO, IL TAGLIO DELLE ACCISE SU BENZINA E DIESEL E L'ESTENSIONE DELLA FLAT TAX: MA NELLA BOZZA DELLA LEGGE DI BILANCIO NON C'È NULLA O QUASI DELLE MISURE-BANDIERA DEL CARROCCIO. HA VINTO LA LINEA “RIGORISTA” DI GIORGETTI – AL CAPITONE NON RESTA CHE IL “CONTENTINO” CONCESSO DALLA MELONI SUL PONTE SULLO STRETTO, CON IL RIFERIMENTO A COPERTURE “VIRTUALI” PER L'OPERA…
-Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per www.repubblica.it
Superamento della legge Fornero, taglio delle accise su benzina e diesel, flat tax: la lista della spesa e della propaganda della Lega era bella lunga, e peraltro è praticamente quella di sempre, da anni a questa parte. Ma anche in questa manovra il risultato è che se ne riparla l'anno prossimo.
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Sulle pensioni, ad esempio, la legge di bilancio stringe i cordoni: le penalizzazioni che accompagneranno Quota 104, con una riduzione della parte della pensione calcolata col retributivo; la stretta sulla possibilità per i lavoratori nel contributivo di andare in pensione a 64 anni; torna perfino l'adeguamento alle aspettative di vita.
Il famoso taglio delle accise sulla benzina e sul gasolio, altro cavallo di battaglia sia di Salvini che di Giorgia Meloni, si è risolto in un bonus da 80 euro, ancora da varare definitivamente, solo per le famiglie con almeno tre componenti e un Isee non superiore a 15 mila euro. Un pieno pagato, insomma, versato sulla social card.
Ormai pronta a diventare nuove-vecchia proposta elettorale panacea di tutti i mali, c'è la flat tax. Lo scorso anno il governo ha deciso di estendere il regime di flat tax al 15 per cento per partite Iva e autonomi che fatturano fino a 85mila euro l'anno, aumentando la soglia dal precedente limite di 65mila euro. L'obiettivo leghista, per quest'anno, era arrivare a 100mila euro, ma niente da fare. Figuriamoci l'estensione del regime forfettario ad altre categorie di lavoratori, che richiederebbe coperture miliardarie.
Insomma, a parte il finanziamento del Ponte sullo Stretto, tema che sta a cuore a Salvini ma molto meno al suo zoccolo duro al nord, per la Lega è un mezzo flop ma Salvini si autopromuove con "un bel 7". […]