MARCIO SU ROMA - L’EX BRACCIO DESTRO DI VELTRONI, LUCA ODEVAINE SI FACEVA VERSARE LE TANGENTI SU CONTI SEGRETI DI MOGLIE E FIGLIO - IL CAPO DELLA SEGRETERIA DI MARINO, MATTIA STELLA, SI ATTOVAGLIAVA TRANQUILLAMENTE CON BUZZI – LA ‘’PARENTELA’’ TRA ODEVAINE E MELANDRI


1. DAGOREPORT

LUCA ODEVAINE DURANTE LE OPERAZIONI DI SGOMBERO DEL CAMPO ROM DI VIA TROILI A ROMA

Vi siete mai chiesti come un tipino vispo e pariolino come Luca Odevaine sia diventato Vice capo di Gabinetto di Veltroni fin dal suo primo mandato nel 2001 e dal 2006 ha ricoperto anche il ruolo di direttore del Gabinetto? Potremmo definirlo un “regalo” di Giovanna Melandri, di cui è stato consigliere quando la fanciulla ha ricoperto la carica di ministro della Cultura. Tra Melandri e Odevaine c’è infatti anche un rapporto di ‘’parentela’’. Nel senso che la sorella di Odevaine sposò il fratello del marito di Giovanna, Marco Morielli.

2. ODEVAINE, “STIPENDIO” DA 5000 EURO PER MOLTIPLICARE I PROFUGHI

Grazia Longo per “la Stampa”

 

Ancora cene imbarazzanti e conti segreti - intestati ai familiari - per incassare le tangenti.

odevaine

Se il Pdl trema, anche il Pd non è messo tanto bene. L’ex vice capo di gabinetto di Walter Veltroni, Luca Odevaine (arrestato per corruzione aggravata), si faceva versare le tangenti su conti segreti di moglie e figlio. E il capo della segreteria del sindaco Ignazio Marino, Mattia Stella, (non indagato) oltre a essere stato più volte tirato in ballo da Salvatore Buzzi nelle intercettazioni, c’era stato tranquillamente a cena.

 

MARINO BUZZI NIERI 1

Luca Odevaine - membro del Coordinamento nazionale sull’accoglienza profughi - preferiva incassare le mazzette sui conti correnti bancari dei parenti. A partire da quello dell’ex moglie venezuelana Lozada Hernandez Nitza del Valle per passare poi a quello del figlio Thomas Edinson Enrique Lozada. Considerato «il moltiplicatore dei profughi da destinare al centro di Buzzi» per fargli guadagnare di più, Odevaine è stato anche consigliere del ministro dei Beni Culturali Giovanna Melandri.

 

GIOVANNA MELANDRI WALTER VELTRONI

Secondo la procura e i carabinieri del Ros il sodalizio con Buzzi si ritroverebbe nelle forti pressioni per trasferire i migranti in altre strutture parallele: per questo sarebbe stato pagato mensilmente con i 5 mila euro. Le ha provate tutte, Odevaine, per aggirare i controlli: chiamava la tangente «affitto» e la voleva depositata su conti non a lui direttamente riconducibili.

 

Il 15 febbraio 2013 spedisce un sms a Salvatore Buzzi: «Salve, buongiorno. Puoi verificarmi gli affitti, per piacere. Sono un po’ in difficoltà. Grazie, un abbraccio…». La ricompensa, in passato pagata con bonifico sul conto dell’ex moglie venezuelana, doveva finire nelle mani del figlio Thomas. Ma un intoppo ha creato confusione. Odevaine incalza dunque Buzzi: «No, se so’ sbagliati, hanno mandato... purtroppo m’hanno fatto un bordello i tuoi, l’hanno mandato al... al vecchio conto».

GIOVANNA MELANDRI WALTER VELTRONI - Copyright Pizzi

 

La sua preoccupazione è che l’ex moglie ora non gli consegni il denaro ricevuto per errore: «Eh, no, m’ha bruciato, chiaramente, quella, figurati, che so’ arrivati... col cazzo che me li dà, però va be’...». Buzzi cerca allora di calmarlo, spiegando che si è trattato della svista di una collaboratrice «…Sandra gliel’ha ridato, se so’ sbagliati loro, hanno... ce... ce l’avevano quello... quello buono di iban, no? Quello di, di... di Thomas, e però per... si vede che per errore, in automatico... l’hanno mandato a quell’altro di prima…».

 

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Destinata a scatenare nuove polemiche è invece la cena tra Buzzi e Mattia Stella. L’uomo vicinissimo a Marino non è indagato ma dalle intercettazioni dei carabinieri del Ros, agli ordini del generale Mario Parente e il colonnello Stefano Russo, emerge che «i rapporti con la nuova amministrazione comunale da parte di Buzzi sono costituiti da una relazione con il capo della segreteria del sindaco, Mattia Stella, che s’intrecciano con quelli con Mirko Coratti (Pd, presidente del consiglio comunale, dimessosi dopo essere stato indagato per corruzione aggravata e illecito finanziamento ndr), massimamente in relazione alla questione Ama.

MATTIA STELLA
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Eloquente nel senso della costruzione di un rapporto privilegiato con Stella è la conversazione nella quale Buzzi chiamava Carlo Guarany, lo informava che prima sarebbe andato in Ama e successivamente sarebbe andato presso il Gabinetto per incontrare Mattia. Conversazione nella quale Guarany diceva che occorreva “valorizzare” Mattia e “legarlo” di più a loro».

9m40 veltroni montezemolo melandri

 

Non sono indagati e minacciano querele anche i deputati Pd Micaela Campana e Umberto Marroni, sollecitati da Buzzi per ottenere un’interrogazione parlamentare sull’appalto su un centro rifugiati bloccato da un giudice del Tar del Lazio. E se la Campana saluta Buzzi, via sms, con «Bacio grande capo», Umberto Marroni, alle 18.31 del 20 marzo scorso gli inviava il seguente sms: «Ho parlato con Micaela meniamo». E, in riferimento alla stesura del testo, precisava «La sta preparando Micaela».