MARE MONSTRUM - IL BARCONE DI MIGRANTI SALVATI DI MASSIMO SESTINI, FOTO DELL’ANNO DI ‘’TIME’’ - NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2014 IL MARE HA UCCISO PIÙ DI 3MILA PROFUGHI - SEMPRE PIÙ IMMIGRATI LASCIANO L’ITALIA: NEL 2013 CALO DEL 12% DEGLI STRANIERI RESIDENTI


1. NEGLI ULTIMI 10 ANNI MAI COSÌ TANTI EMIGRANTI

L’Istat: poco lavoro, nel 2013 calo del 12% di stranieri residenti

 

Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera

 

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La bellezza non basta più. Non bastano il cibo buono, le colline verdi, il sole caldo, il mare azzurro e soprattutto di lavoro non ce n’è. Dall’Italia vanno via persino gli stranieri. Lo certifica l’Istat e ci spiega che anche gli italiani continuano ad abbandonare il nostro bel Paese, sempre di più. 
 

I numeri? Sono piuttosto sconfortanti. Nel 2013 è aumentata del 21 per cento (rispetto al 2012) la cifra di connazionali che sono andati all’estero, 82 mila in numero assoluto. Non a caso 3 mila di questi sono giovani laureati che scelgono come meta il Regno Unito non tanto per cercare fortuna, ma anche per trovare un semplice lavoro. 
 

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Anche gli immigrati lasciano l’Italia. Non si sa se tornano indietro a casa loro o si spostano in altri Paesi d’Europa, proprio come fanno gli italiani. Comunque il dato è incontrovertibile: nel 2013 sono quasi 44 mila quelli che se ne sono andati. Ma c’è di più: arrivano anche meno stranieri nel nostro Paese.

 

Pure qui, le cifre sono inequivocabili. E contraddicono la nostra percezione di una invasione dello straniero in Italia. Per capire: nel 2013 sono stati quasi 280 mila gli stranieri che hanno preso la residenza in Italia, con un calo del 12%. Nel 2012 erano stati 321 mila e Nel 2011 quasi 355 mila. 
 

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Non c’è da scomodare analisti e sociologi. La situazione, purtroppo, appare piuttosto chiara: si va via in cerca di una situazione migliore. E a guardare le cifre dell’Istat si ripropone l’antico modello dell’emigrato siciliano tanto caro alle pellicole degli anni Cinquanta: nel 2013 sono stati 7 mila gli abitanti dell’isola che sono andati all’estero. 
 

Ma se non bastassero le cifre della fuga degli italiani fuori dai confini, basta andare a vedere i dati della migrazione interna per capire che la molla di questi spostamenti è principalmente il lavoro. È noto: nel Nord Italia ce ne è molto di più. Ed è per questo che proprio nel Nord troviamo flussi migratori interni tutti positivi e quelli negativi li troviamo nelle regioni del nostro Meridione, con un’eccezione: l’Abruzzo che, per la prima volta ha un saldo migratorio piccolo ma positivo: +0,1 per mille residenti. 
 

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Non sono cifre trascurabili: nel 2013 i trasferimenti interni all’Italia hanno coinvolto 1 milione 362 mila persone, ovvero il 2,3 per cento della popolazione. E sono quasi tutti italiani i cittadini che fanno migrazioni interne: 1 milione 113 mila contro i 249 mila stranieri. 
 

La palma dei flussi positivi di migrazione va al Trentino Alto Adige (+2,8 per mille residenti) e la Valle d’Aosta (+2,5 per mille). Seguono l’Emilia Romagna (+1,8 per mille) e la Lombardia (+1,5). La Calabria è la regione da dove si fugge di più (-3,3), seguita dalla Campania (-3,1).

 

E per la prima volta anche due regioni come l’Umbria e le Marche si trovano a registrare un flusso negativo di migrazione interna: rispettivamente -0,2 per mille e -0,6. Il saldo del Lazio è appena di poco inferiore a quello della Lombardia (+1,4) e la Toscana si ferma a +1,2. 

 

2. LA FOTO PREMIATA: QUEI BARCONI CHE NON VEDIAMO

Mario Porqueddu per il “Corriere della Sera

 

barcone di immigrati foto di Massimo Sestini per Marina Militare

«Erano 500» dice Massimo Sestini al Time , che ha voluto questa sua foto del 7 giugno, tra Africa e Malta, per la top ten 2014. Sestini è stato 12 giorni sulla nave Bergamini, che salvava profughi. Nei primi 9 mesi dell’anno il mare ne ha uccisi più di 3.000. Navigavano su barche simili, che non vediamo (© Sestini per Marina militare)