MARISA CINCIARI RODANO, MADRE DELLA PATRIA! MATTARELLA RICORDA L’ULTIMA DEPUTATA DELLA PRIMA LEGISLATURA SCOMPARSA ALLA SOGLIA DEI 103 ANNI - “UN ESEMPIO E UN RIFERIMENTO PER TUTTI” - PARTIGIANA, SPOSATA ALL’INTELLETTUALE FRANCO RODANO, CON IL QUALE NEL PCI HA RAPPRESENTATO LA CULTURA CATTOLICA, È STATA LA PRIMA DONNA VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA E IN PRIMA FILA NELLE BATTAGLIE PER…
-Da ansa.it
"Marisa Cinciari Rodano, partigiana, parlamentare, deputata europea, prima donna a assumere l'incarico di vicepresidente della Camera, ha dedicato la sua esistenza all'attività politica, battendosi per la libertà e, successivamente, per la parità di genere e per i diritti e la giustizia sociale.
La sua figura, lucida e appassionata, costituisce un esempio e un riferimento per tutte le italiane e gli italiani che si dedicano all'impegno civile per il bene comune.
Alla sua famiglia invio i miei più sentiti sentimenti di cordoglio". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
MARISA RODANO
Salvatore Cannavò per il Fatto Quotidiano
È stata una donna centrale nella storia del Pci e della Repubblica, Marisa Rodano (in realtà Maria Lisa Cinciari) morta ieri alla soglia dei 103 anni che avrebbe compiuto a gennaio. Ultima deputata vivente della prima legislatura, una vera “madre” della Patria; prima donna vicepresidente della Camera, dove ha svolto il mandato dal 1946 fino al 1968 per poi essere dirottata, con suo disappunto, al Senato e infine europarlamentare.
È nata il 21 gennaio del 1921, il giorno della fondazione del Pci: “In quel momento i miei genitori neppure potevano immaginarlo, ma l’esistenza del partito Comunista italiano, da me conosciuto solo verso i 18 anni, era destinato ad avere una influenza determinante sulla mia vita” scriverà lei nella sua biografia.
Donna, comunista, ma anche credente, partigiana, femminista, sposata all’intellettuale Franco Rodano, con il quale nel Pci rappresenterà la cultura cattolica, in una ideale divisione dei compiti, madre di cinque figli, svolge un’attività politica intensa e soprattutto d’avanguardia.
Si farà portatrice delle battaglie delle donne, già prima della Repubblica con la fondazione dell’Udi e poi per tuta la sua vita politica nella varie vesti istituzionali e fino alla Conferenza internazionale di Pechino. Ma si impegna anche sulla scuola, l’università o per il popolo Saharawi da cui riceve un premio.
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