MARO’: TUTTA COLPA DI RENZI! – IL PRESIDENTE INDIANO MODI HA INTORTATO IL PREMIER PAROLAIO SPINGENDOLO A INTAVOLARE TRATTATIVE VIA SERVIZI SEGRETI – SAREBBE STATO MEGLIO CHIEDERE SUBITO UN ARBITRATO INTERNAZIONALE
-DAGONEWS
Un erroraccio di Renzie, che ha pensato di risolvere tutto con un colloquio diretto e si è fidato del collega indiano Narendra Modi. Se oggi la questione dei due marò italiani inseguiti dalla giustizia di Nuova Dehli è a un punto morto è anche perché il nostro premier si è fatto fregare dal presidente indiano.
A Brisbane, lo scorso 15 novembre, i due hanno avuto un colloquio a margine dei lavori del G20 e Renzi ha poi spiegato ai giornalisti che era importante evitare le polemiche sui marò per non mettere a repentaglio i molti rapporti con l’India. In quel faccia a faccia, Modi ha incoraggiato Renzi a seguire la strada delle trattative informali, quelle che vengono condotte attraverso i servizi segreti.
E’ quello che l’Italia ha puntualmente fatto, con l’impegno costante del sottosegretario Marco Minniti e del capo dell’Aise, Alberto Manenti, ma ora, con il diniego del tribunale indiano alle licenze natalizie per i due fucilieri è risultato evidente che non si cava un ragno dal buco. Gli indiani non hanno certo scoperto adesso che anche da loro esiste l’indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato, eppure adesso chi ha trattato con i servizi italiani allarga le braccia impotente.
Ora anche a Roma appare chiaro che Renzi è caduto in una mezza trappola e che si è perso tempo prezioso per sollevare invece un arbitrato internazionale su tutta la vicenda, strada che ovviamente è incompatibile con quella dei negoziati riservati.