MAROCCO E I SUOI FRATELLI – I SERVIZI SEGRETI DI RABAT NEGLI ULTIMI ANNI HANNO COLTIVATO PROFICUI RAPPORTI CON LE INTELLIGENCE DI MEZZO MONDO, SPECIALMENTE CON QUELLE DI FRANCIA E BELGIO, DOVE CI SONO COMUNITÀ MOLTO RADICATE DI LORO CITTADINI. COME HANNO FATTO AD ACCREDITARSI COSÌ TANTO E COSA? DICONO CHE I LORO 007 SIANO AFFIDABILI ED EFFICACI. SARÀ SOLO BRAVURA? ORA CHE È STATO SCOPERTO IL GIRO DI MAZZETTE ALL'EUROPARLAMENTO, IN MOLTI RICORDANO MALIZIOSAMENTE QUANTO SI SIA SPESO PER IL RE MAROCCHINO, DAL 2004 AL 2019, ANTONIO PANZERI…
-Estratto dell’articolo di Leonardo Coen per “il Fatto quotidiano”
Mercoledì 14 dicembre. Si gioca Francia-Marocco, semifinale dei controversi Mondiali del Qatar. A Washington, Biden si concede una "pausa soccer" per seguire la partita, assieme all'ospite marocchino, il premier Aziz Akhennouch. Dall'altra parte dell'Atlantico, nello stadio Al-Bayt di Al-Khawr, in tribuna d'onore a tifare i Leoni dell'Atlante c'è Mohammed Yassine Mansouri, uno dei più alti responsabili dei Servizi marocchini, capo dell'agenzia di controspionaggio Dged (Direzione generale degli studi e della Documentazione) con sede a Rabat.
Il giorno dopo, il nome di Mansouri spunta fuori dalle pagine dell'inchiesta guidata dal giudice Michel Chaise. L'imbarazzo serpeggia tra le cancellerie di Francia, Belgio e Spagna, le più coinvolte per interessi geopolitici e commerciali con il Marocco. Parigi, per esempio, deve moltissimo alla collaborazione che l'intelligence marocchina ha offerto per debellare le cellule responsabili degli attentati del 2015 […]
Pure i belgi sono strettamente collegati ai Servizi di Rabat, considerati tra i più affidabili ed efficaci, una reputazione conquistata coi suoi agents de terrein, ossia le risorse umane civili che assicurano una fitta rete laddove le comunità della diaspora marocchina è più fiorente. […] Insomma, il Moroccogate potrebbe mettere in crisi anni di proficui rapporti. Senza dimenticare le ottime relazioni con l'Fbi e Cia […] Agli occhi delle intelligence occidentali il Marocco rappresenta un'isola di sicurezza e stabilità in un'area di minacce terroristiche e criminalità transfrontaliera.
[…] Molti eurodeputati ricordano che quando Panzeri presiedeva dal 2004 al 2019 la sottocommissione Droi (quella dei diritti umani), si spendesse molto a favore del Marocco, riguardo i contenziosi commerciali, o quelli per i diritti di pesca, la delicatissima questione del Sahara Occidentale di cui re Mohammed VI vorrebbe fosse riconosciuta da Bruxelles la marocanité. Mansouri, amico del sovrano (hanno studiato assieme al Collegio Reale), seguiva la partita a fianco di Nasser Bourita, ministro degli Esteri e di Abdellatif Hammouchi, capo della polizia e dei Servizi di sicurezza nazionale del Marocco, uno degli uomini più temuti nel mondo delle barbe finte. Non lontano da loro, Macron.