MARTA DA LEGARE – C’È UN MOTIVO SE LA FASCINA È RIAPPARSA IN PARLAMENTO DOPO SETTIMANE DI ASSENZA. DOVEVA METTERE A SEGNO UN COLPO PER AVERE POTERE IN FORZA ITALIA: PIAZZARE COME VICE DI TAJANI IL SUO FEDELISSIMO, STEFANO BENIGNI, GIA’ RESPONSABILE GIOVANI DEL PARTITO – GLI ALTRI TRE VICE SARANNO I GOVERNATORI ALBERTO CIRIO E ROBERTO OCCHIUTO E DEBORAH BERGAMINI –SCHIFANI AL VELENO: “LA SICILIA È UNO DEI GRANDI ELETTORI DI FORZA ITALIA, MA È STATA TAGLIATA FUORI” – COME DAGO-DIXIT, IN FORZA ITALIA SI SONO STANCATI DEL LUTTO PARACULO E HANNO POSTO UN ULTIMATUM ALLA FASCINA…
-ARTICOLI CORRELATI
Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per www.repubblica.it
Se Marta Fascina, la compagna “vedova” del fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi, si era fatta vedere alla Camera nei giorni scorsi un motivo c’era. E lo si è capito quando ieri il governatore siciliano Renato Schifani ha criticato il segretario del partito Antonio Tajani perché non ci sarà nessun siciliano tra i vicesegretari del partito.
"La Sicilia è uno dei grandi elettori di Forza Italia, ma è stata tagliata fuori – ha detto Schifani - non dico questo per una questione di poltrone: sulla stampa era venuta fuori l'ipotesi di me come vice segretario. Ma siamo seri, un governatore non può avere il tempo di occuparsi del partito” [...]
Il riferimento è agli altri due governatori che andranno a far parte della squadra dei vice di Tajani: Alberto Cirio e Roberto Occhiuto, governatori di Piemonte e Calabria. Nella segreteria ci saranno anche la deputata Deborah Bergamini, vicina alla famiglia Berlusconi, e il quarto nome, si era detto, doveva essere quello di Schifani.
Invece a quanto pare il nome che farà Tajani è quello del giovane deputato Stefano Benigni, già responsabile giovani e fedelissimo di Fascina, che ha sollecitato la nomina proprio in queste ore tornando alla Camera (lei che ha quasi il record di assenze a Montecitorio): “Occorre dare un segnale anche alla Lombardia dopo l’ottimo risultato dei congressi provinciali dove l’area Benigni-Alessandro Sorte è andata molto bene”, è stato il ragionamento fatto da questa corrente a Tajani.
Il governatore Schifani comunque accusa il partito di essersi chiuso a pochi “eletti” interni […] Le ultime scelte di Tajani hanno in effetti avvantaggiato molto alcuni fedelissimi: il deputato Francesco Battistoni appena nominato segretario d’aula, la promozione di Maurizio Gasparri a capogruppo al Senato, e anche quello di Paolo Barelli alla Camera. Le nomine di sottogoverno sono andate nella stessa direzione.
E adesso Schifani potrebbe diventare una sponda per l’ala degli ex ribelli messi da canto nei ruoli di partito dal nuovo corso di Tajani: dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè all’ex capogruppo al Senato adesso vicepresidente del Senato Licia Ronzulli all’ex capogruppo alla Camera Alessandro Cattaneo.