MATTEO MARCIA SU ROMA (EX LADRONA) – ALL’OLIMPICO IN OCCASIONE DEL DERBY, LE CRITICHE ALLA RAGGI, I “DAJE” DI INCORAGGIAMENTO: IL SOGNO PROIBITO, MA MANCO TANTO, DI SALVINI DI PRENDERSI ROMA (E IL LAZIO) – LA STRATEGIA È IN MANO AL COORDINATORE REGIONALE DELLA LEGA ZICCHIERI: “ENTRO POCHE SETTIMANE APRIREMO ‘CASA LEGA’, UNA PORTA APERTA PER I ROMANI”, POI…
-1 – CAFONALINO! - CHE CI FACEVA DI BELLO IL LUMBARD SALVINI SUGLI ASPALTI DELL'OLIMPICO DURANTE IL DERBY ROMA-LAZIO? QUELLO CHE FA SEMPRE: CAMPAGNA ELETTORALE, OBIETTIVO CONQUISTARE IL CAMPIDOGLIO (ROMA NON È PIÙ LADRONA) : SALVINI SI VUOLE PRENDERE LA CAPITALE
2 – SALVINI VUOLE IL SINDACO, PRONTO IL PIANO DELLA LEGA PER ROMA
Antonio Rapisarda per “il Tempo”
Da quel «buche a Roma non ce ne sono», garbato beau geste nei confronti di Virginia Raggi al tempo della delicata trattativa di governo con i 5 Stelle (allora la punta più avanzata dei penta stellati nelle istituzioni era proprio la sindaca), al «i romani si aspettavano di più, ogni giorno in macchina è un rally», con cui ha chiarito il prossimo obiettivo "epocale" della Lega, il messaggio in codice è passato: Matteo Salvini sta già elaborando il piano Capitale. Il sogno cioè, non più così proibito se i «daje» di incoraggiamento che riceve per strada rappresentano un termometro, di portare un leghista in Campidoglio.
Al lavoro sul dossier vi è già il coordinatore regionale e commissario romano Francesco Zicchieri che a II Tempo ha svelato un passo sostanzioso che sviluppa nella pratica la dichiarazione di intenti del vicepremier: «Entro poche settimane apriremo la sede della Lega di Roma: sarà una vera e propria "casa Lega", una porta aperta per i romani, un centro di elaborazione comunitario per il rilancio della città».
Il giorno dopo il bagno di folla di "Pontina" - il primo raduno regionale che ha visto accorrere a Latina negli ex "giardinetti Mussolini" migliaia di persone per ascoltare Salvini che ha promesso, in questa città così evocativa per la storia della destra, di «riportare l' Italia ad essere una grande potenza» -,la conferma che il Lazio sia il punto più avanzato, quello che certifica la crescita del Carroccio nel Meridione, giunge anche da questa novità: «La sede operativa di Roma è solo un ulteriore passo - illustra Zicchieri -.Servire la gente, troppo spesso abbandonata dall' amministrazione, resta l' imperativo categorico come dimostrano da anni i nostri coordinatori nei Municipi: instancabili».
Al centro del progetto vi è la presa d' atto di una situazione amministrativa guardata - come ha dimostrato Salvini stesso, che al ballottaggio contro Giachetti non ha nascosto la preferenza per la Raggi - senza pregiudizio.
«Quello di Roma non è "il governo del cambiamento" che i cittadini si aspettavano - continua il deputato -. Virginia Raggi doveva e poteva fare molto di più: nella gestione quotidiana dei problemi, sul capitolo sicurezza, per non parlare del caos trasporti e di intere zone della Capitale costrette a "convivere" con i rifiuti».
Insomma, se a novembre dovessero giungere notizie negative per la sindaca dal verdetto sul caso Marra (dove è accusata di falso), la macchina della Lega sarà già in funzione per ogni evenienza. «Oggi siamo pronti. La classe dirigente che tutti hanno potuto ascoltare sabato sul palco di Latina, tra la quale vi erano tanti romani eletti e non, è il prodotto di anni di sacrifici e di lotte per la sicurezza e la dignità di tutta la città», assicura il coordinatore che da poco ha salutato l' ingresso nella Lega di una pattuglia di consiglieri e di dirigenti fuorisciti da FdI, espressione della comunità animata da Federico Iadicicco, con i quali il partito si è irrobustuto e si è già innestato nelle istituzioni capitoline.
La voglia di governare, alimentata dai sondaggi e dalla performance del "capitano" «super -ministro dell' Interno» della Nazione, non si ferma però alla Capita le: «Guardiamo alla Regione, così come a Latina, perché abbiamo persone in grado di assumersi questa resposabilità ovunque».
Anche se non è detto che l' espressione debba essere per forza di natura politica: «Parafrasando ciò che ha detto Salvini sabato, per noi il candidato perfetto deve essere prima di tutto una persona normale che si impegna a fare cose normali: quella che noi chiamiamo la "rivoluzione del buonsenso"».
Quanto allo "schema", per quanto sia passato ormai il modello unitario in vista delle prossime Regionali, frutto del vertice a palazzo Grazioli tra Berlusconi, Salvini e Meloni, i leghisti romani e laziali hanno chiara la gerarchia dei valori da mettere in campo: «Andremo con o senza il centrodestra? Prima di tutto andremo con la Lega...». Il resto.