MATTEO IN PARANOIA GENTILONI - RENZI LO VEDE BRIGARE CON FRANCESCHINI E RUTELLI, CON MATTARELLA E PRODI (VIA PAOLO ONOFRI) – LE TELEFONATE DEL PREMIER CON GIANNI LETTA PER CHIEDERE CONSIGLIO – PER RICONQUISTARE IL PD, IL DUCETTO HA IN MENTE UNO SCAMBIO GOVERNO-SEGRETERIA FRA GUERINI E MARTINA – PER POTERLO FARE, PERO’, GENTILONI SI DEVE DIMETTERE…


 

Dagoreport

gentiloni e renzi

 

Sono più le volte che Renzi El Gordo deve smontare le sue strategie che quelle che le vede realizzate. Una circostanza che non suona come un buon viatico in vista delle Primarie. Tant’è che il Ducetto comincia a vedere ombre ovunque. E quelle che lo preoccupano maggiormente avvolgono il ruolo ed il profilo di Paolo Gentiloni.

 

RUTELLI FRANCESCHINI MATTARELLA GENTILONI

In particolare, Matteo assiste con crescente preoccupazione ai contatti del premier con il Quirinale; e con tutta l’area politica riconducibile a quella che una volta era la Sinistra democristiana, della quale il Capo dello Stato era membro a pieno titolo.

 

Un pacchetto compatto che va da Mattarella a Prodi, passando per Franceschini. L’ufficiale di collegamento utilizzato scelto da Gentiloni per coltivare i rapporti con quel mondo è quel Paolo Onofri, fondatore con il Professore di Prometeia e suo consulente economico a Palazzo Chigi.

paolo onofri prometeia

 

Matteo teme che questo riposizionamento graduale del premier possa indebolirlo nella corsa al Nazareno. E non ha tutti i torti: visto che Prodi preferisce Orlando alle Primarie Pd. Così, sta pensando di mettere qualche bastone nelle ruote del governo. Piccoli inciampi. Anche per saggiare la “fedeltà” di Gentiloni. Qualcuno ha riferito al Ducetto che il premier raccoglierebbe consigli più da Gianni Letta che dalla moglie.

 

RENZI INSTAGRAM guerini serracchiani

Il primo inciampo – in attesa che l’aria fresca di Pontassieve stimoli altre idee – riguarda uno scambio al governo. In caso di vittoria delle Primarie, Maurizio Martina diventerà il suo braccio destro al partito e dovrà lasciare la poltrona di ministro dell’Agricoltura dove dovrebbe approdare Lorenzo Guerini. In questo modo, El Gordo pensa di spostare a sinistra l’asse del Pd, scambiando un vice segretario ex Dc (Guerini) con uno che viene dal Pci (Martina).

Maurizio Martina

 

Piccolo particolare. Per cambiare un ministro al volo si deve dimettere (anche solo formalmente) l’intero governo. Quindi, per portare a termine il disegno renziano di switch fra governo e segreteria Pd, Gentiloni deve comunque andare al Quirinale e dimettersi. E quando si apre una crisi di governo, non si sa mai se è soltanto formale… 

mor12 gianni maddalena letta paolo gentiloni