MELANIA TRUMP E L’ARTE DI FARSI GLI AFFARI SUOI: “DEVO DIVENTARE FIRST LADY? RINEGOZIAMO L’ACCORDO MATRIMONIALE, VOGLIO PIU’ GARANZIE PER MIO FIGLIO BARRON” - UN NUOVO LIBRO SVELA I RETROSCENA DELLA RITARDATO ARRIVO DI LEI ALLA CASA BIANCA. E RACCONTA COME SIA STATA ABILISSIMA NELL’ARTE DELL’INTESA (ECONOMICA). CON 'THE DONALD' PRESIDENTE, MELANIA TEMEVA DI ESSERE TAGLIATA FUORI DALLA GESTIONE DEL BUSINESS DI FAMIGLIA, PASSATO NELLE MANI DI DONALD JR ED ERIC TRUMP. ALLA FINE…
-Giuseppe Sarcina per corriere.it
Washington - Farò la First Lady, ma voglio più garanzie per mio figlio Barron. Tra il 20 gennaio e il 12 giugno del 2017 Melania Trump restò a New York, mentre il marito prendeva possesso della Casa Bianca e cominciava a governare il Paese. In quei mesi fioccavano le indiscrezioni e le congetture.
L’ex modella slovena fece sapere che sarebbe rimasta nella Trump Tower fino a quando il figlio Barron, all’epoca undicenne, non avesse terminato l’anno scolastico. Qualcuno ipotizzò un’imminente separazione, se non il divorzio.
Gli ultimi mesi della campagna elettorale erano stati molto pesanti per Melania. Da tutte le parti fioccavano rivelazioni sugli intrallazzi sessuali di «The Donald». Pochi giorni prima delle elezioni del novembre 2016, veniva pubblicata una registrazione che risaliva al 2005. L’allora costruttore venuto dal Queens si vantava di «essere un vip» e quindi «di poter prendere anche le sconosciute per la f..».
In realtà Melania usò quei primi sei mesi del 2017 per rinegoziare l’accordo pre-matrimoniale firmato con il consorte, prima delle nozze, festeggiate il 22 gennaio 2005, a Mar-a-Lago. Il «matrimonio del secolo», titolarono diversi tabloid e rotocalchi. Centinaia di invitati, tra i quali Bill e Hillary Clinton. La sposa aveva 34 anni, lo sposo 58.
Dodici anni dopo gli equilibri sono cambiati, scrive Mary Jordan, giornalista Premio Pulitzer del Washington Post, autrice del libro «The Art of her deal: the Untold Story of Melania Trump», L’arte dei suoi affari: la storia mai raccontata di Melania Trump, (Simon and Schuster editore, disponibile dal 16 giugno).
Il titolo riprende quello del volume più conosciuto dell’allora costruttore newyorkese. «The Art of the Deal» (1987). Un modo per spiegare come anche Melania sia molto attenta ai suoi interessi personali. O meglio, spiega Jordan, a quelli di suo figlio Barron
Le anticipazioni del libro non rivelano molti dettagli, ma la notizia c’è. Con Trump alla Casa Bianca, Melania temeva di essere tagliata fuori dalla gestione del business di famiglia, passato nelle mani di Donald Jr ed Eric Trump. Senza contare l’attivismo di Ivanka, la pupilla del presidente.
Alla fine, scrive Mary Jordan, si trova il «deal», l’accordo. Barron, se vorrà, si potrà dedicare alla gestione delle attività della Trump Organization in Europa, forse anche in Russia. L’unico figlio della First lady e del Presidente ha anche la cittadinanza slovena, quindi, una volta diventato maggiorenne, potrà muoversi agevolmente nel Vecchio Continente.