MELONI DEVE SCEGLIERE: O IL DIALOGO O LA LINEA TRUCE DI SALVINI – È IL SENSO DELL’ULTIMATUM ARRIVATO DA PARIGI, DOPO IL PASTROCCHIO SUI MIGRANTI: A BALI DONNA GIORGIA E MACRON SI EVITERANNO, MA DA PARIGI CI SI ASPETTA UN SEGNALE DI DISTENSIONE DELLA PREMIER ITALIANA. IL DIALOGANTE RAFFAELE FITTO STA TENENDO IL FILO DEI RAPPORTI CON L’ELISEO, MA LA DUCETTA RIUSCIRÀ A SMARCARSI DEFINITIVAMENTE DAL “CAPITONE”, CHE LA TIENE SOTTO SCACCO?
-Estratto dell’articolo di Anais Ginori per www.repubblica.it
È una richiesta che suona come un ultimatum, e fa capire che la crisi diplomatica tra Roma e Parigi si sta avvitando. "Vogliamo ricordare gli obblighi dell'Italia e, se li rifiuta, immaginare qualsiasi misura possa essere utile" dice Olivier Véran, portavoce del governo francese. Dopo aver dovuto accettare per ragioni umanitarie lo sbarco dell'Ocean Viking, la Francia mette come pre-condizione a una distensione nei rapporti bilaterali il rispetto non solo di una regola del diritto marittimo ma anche dell'accordo europeo sul ricollocamento firmato a giugno.
Un patto che prevede la redistribuzione delle persone sbarcate nei paesi di primo ingresso in base al principio del "safe place", il luogo più sicuro per le navi delle Ong che si avvicinano alle frontiere dell'Ue. Quindi dei cinque paesi citati nel testo, tra cui l'Italia, primo beneficiario di quel patto a cui hanno aderito 23 Stati. Se il governo Meloni, è il ragionamento dell'esecutivo di Parigi, non mantiene questo "impegno fondamentale", la Francia è pronta a stracciare l'accordo.
[…] L'Eliseo ritiene che dopo il passo falso del comunicato di Palazzo Chigi che ringraziava la Francia di prendersi la Ocean Viking, la conferenza stampa di venerdì di Giorgia Meloni non abbia ripristinato la fiducia con Emmanuel Macron. Anzi, nelle ore successive alle dichiarazioni della premier è circolata la voce di un richiamo dell'ambasciatore a Roma, Christian Masset. Un'opzione ad ora scartata ma che resta sul tavolo. Insieme ad altre rappresaglie possibili in sede Ue. I dossier su cui un veto della Francia può pesare sono tanti, a cominciare dalla proposta di un price cap sul gas cruciale per Roma.
Macron arriva oggi a Bali dove non è previsto nessun bilaterale con Meloni. Il leader francese è rimasto silenzioso finora, mantenendo come bussola nei suoi rapporti con l'Italia la figura del capo di Stato Sergio Mattarella, con il quale ha scambi dietro le quinte. All'Eliseo la lettura è che l'incertezza della premier sia dovuta alle divisioni nel governo italiano tra linee opposte, quella dei dialoganti come Raffaele Fitto (e Forza Italia) e quella dei duri e puri alla Matteo Salvini.
A Parigi ci si aspetta quindi che Meloni sposi anche nelle sedi ufficiali la linea del ministro degli Affari europei che sta faticosamente tentando una mediazione. I contatti tra Fitto e la sua omologa Laurence Boone sono stati frequenti negli ultimi giorni, senza però trovare una soluzione condivisa anche perché sullo sfondo resta la concorrenza politica tra le varie anime dell'esecutivo italiano.
[…] La necessità di dare approdo ai naufraghi in Italia è un punto contestato dal governo Meloni che Macron ritiene imprescindibile anche per ragioni politiche interne. Il leader francese, sotto attacco dell'estrema destra, ha come obiettivo di rendere lo sbarco dell'Ocean Viking a Tolone un evento "eccezionale", destinato a non ripetersi. […] Restano pochi giorni per evitare un'escalation della crisi.