LA MELONI FINISCE NELLA BUFERA PER L’IMBARAZZANTE SELFIE NEGLI USA CON KATALIN NOVÁK, L’EX MINISTRO DELLA FAMIGLIA UNGHERESE COINVOLTA IN UNO SCANDALO DI PEDOFILIA CHE HA COSTRETTO ORBÁN AD ALLONTANARLA - STANDO A FONTI MAGIARE SAREBBE STATA LA DUCETTA A GARANTIRLE L’INVITO ALLA CERIMONIA ALL’ATLANTIC COUNCIL - DA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NOVAK HA CONCESSO LA GRAZIA AL VICEDIRETTORE DELL’ORFANOTROFIO DI BICSKE, CHE AVEVA CERCATO DI COPRIRE GLI ABUSI PEDOFILI, ARRIVANDO A FORZARE I BAMBINI A PRESTARE FALSA TESTIMONIANZA. NEANCHE ORBAN PRESE LE SUE DIFESE, LA MELONI SE L’ABBRACCIA MENTRE LEI CONCIONA SUI “BAMBINI CHE SALVANO IL MONDO” - LE RELAZIONI (PERICOLOSE) TRA MELONIANI E ORBANIANI CHE NON SI SONO MAI INTERROTTE...
Francesca De Benedetti per editorialedomani.it - Estratti
Probabilmente Giorgia Meloni ha sperato che in Italia nessuno ricordasse la biografia politica di Katalin Novák, o più semplicemente ci sono connessioni che per lei neppure gli scandali interrompono.
Fatto sta che la ex presidente della Repubblica ungherese, costretta a dimettersi questo febbraio per il suo coinvolgimento in uno scandalo pedofilia, ha potuto esibire una foto scattata negli Stati Uniti assieme alla premier italiana e ad Elon Musk, accompagnata dalla scritta: «Solo i bambini possono salvare il mondo».
Inoltre, stando a fonti ungheresi, sarebbe stata proprio Meloni a garantirle l’invito alla cerimonia all’Atlantic Council. Novák si fa promotrice di una «no profit contro il collasso demografico».
CHI È NOVÁK, E LO SCANDALO
Katalin Novák è stata sempre considerata una fedelissima di Orbán. Anzitutto è stata la ministra della Famiglia (della «famiglia tradizionale»), della propaganda anti Lgbt, del World Congress of Families e del summit demografico di Budapest; ha sempre avuto rapporti stretti con leghisti come Lorenzo Fontana e ovviamente coi meloniani.
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Per lei il terremoto politico comincia il 2 febbraio di quest’anno: il portale 444 rivela che nell’aprile 2023, contestualmente con la visita del Papa a Budapest, la allora presidente della Repubblica ungherese ha concesso la grazia presidenziale al vicedirettore dell’orfanotrofio di Bicske, che aveva cercato di coprire gli abusi pedofili, arrivando a forzare i bambini a prestare falsa testimonianza.
Di fronte alle rivelazioni, Orbán non ha preso le sue difese; si è limitato a dire che la Costituzione andava cambiata per evitare che casi simili si ripetessero e poi si è eclissato. Novák, che era in missione, ha dovuto quindi salire su un aereo di stato, indossare un tailleur color confetto, e annunciare le sue dimissioni.
IL SELFIE CON MELONI
Questo pomeriggio la protagonista dello scandalo pedofilia ha twittato come slogan: «Only children can save the World», accompagnando il tutto con il selfie assieme a Meloni e Musk, con il quale un anno fa si faceva fotografare sostenendo di voler combattere il declino demografico.
Novák – che dopo lo scandalo è ormai fuori dalla politica ungherese e si accontenta di ricevere titoli onorari da università della Corea del Sud – si fa ora promotrice di una «no profit globale contro il collasso demografico», come spiega anche per motivare il suo incontro con Meloni e Musk.
Fonti ungheresi riferiscono che sarebbe stata proprio Meloni a garantirle un invito all’Atlantic Council.
MONDO ORBANIANO E MELONIANO
I rapporti tra la premier italiana e quello ungherese non si sono mai interrotti.
Novák – che in passato ha accompagnato Orbán nei suoi viaggi romani e che ha partecipato a iniziative con leghisti come Fontana ed esponenti di FdI – ha anche svolto un ruolo nel favorire il riavvicinamento pubblico tra i due un anno fa.
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Non c’è quindi da stupirsi che le due abbiano rapporti stretti. Ma è piuttosto scandaloso che Meloni tuttora esibisca selfie con la ex presidente controversa, così imbarazzante che persino il suo mentore politico Orbán ha separato la propria strada pubblica dalla sua.