MELONI D’AFRICA – LA PREMIER ITALIANA LA PROSSIMA SETTIMANA ANDRÀ A TUNISI PER INCONTRARE IL PRESIDENTE KAIS SAIED, E PROVARE A SBLOCCARE IL FINANZIAMENTO DA 1,9 MILIARDI, CONGELATO DAL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE – L’INSTABILITÀ IN TUNISIA POTREBBE CAUSARE UN’ONDATA MIGRATORIA SENZA PRECEDENTI E SAIED È L’UNICO INTERLOCUTORE POSSIBILE, ANCHE SE INCARCERA GLI OPPOSITORI E SE NE FOTTE DEI DIRITTI – LA TRIANGOLAZIONE CON RUTTE, VON DER LEYEN E FMI

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Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”

 

URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI

Un colloquio con Kristalina Georgieva, un'intesa con Mark Rutte e il via libera di Ursula von der Leyen. Giorgia Meloni si è convinta a quel punto che fosse matura una visita a Tunisi, che si svolgerà nei prossimi giorni. Il Paese mediterraneo toglie il sonno al governo italiano: da lì partono buona parte delle imbarcazioni dei migranti che raggiungono le coste di Lampedusa e della Sicilia. […]

 

La visita, confermata ieri dal presidente Kais Saied, dovrebbe svolgersi nel corso della prossima settimana. L'obiettivo principale della missione è sbloccare il finanziamento verso il Paese nordafricano, che il Fondo Monetario ha congelato a causa della svolta autoritaria operata da Saied.

kais saied 3

 

Il prestito da 1,9 miliardi viene considerato decisivo per evitare la bancarotta dello Stato nordafricano, che causerebbe la partenza di molte migliaia di migranti. Meloni ha insistito molto su questo punto, già nello scorso Consiglio europeo: «Se non si interviene subito la situazione può diventare esplosiva». Ma l'opinione della maggioranza degli Stati membri era diversa: non si può concedere un credito così grande a un governo che incarcera gli oppositori politici e che, in generale, non rispetta gli standard minimi dello stato di diritto.

 

ANTONIO TAJANI KAIS SAIED

La diplomazia italiana, a partire dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha proposto una mediazione: concedere fondi a rate, in base alle riforme. La Farnesina è cosciente che Saied non è un interlocutore solido, ma al momento resta l'unico possibile. Il sentiero è molto stretto anche perché Saied continua ad attaccare gli occidentali, denunciando complotti e ingerenze sugli affari interni. L'altra pressione viene esercitata dal governo italiano presso gli Stati Uniti. Ma i tentativi si sono mostrati infruttuosi, anche a causa dell'atteggiamento del presidente tunisino.

 

giorgia meloni e mark rutte a palazzo chigi

Ora qualcosa, secondo fonti di governo, si potrebbe sbloccare. E se non è possibile immaginare l'arrivo di tutti gli 1,9 miliardi di dollari, l'Italia conta che il Fondo possa concederne almeno una parte in tempi brevi. Il cauto ottimismo è confermato anche dal fatto che, oltre che con Meloni, Saied ha parlato al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron […].

 

La visita a Tunisi della premier italiana è frutto di una serie di passaggi. Il primo è la conversazione tenuta da Meloni al G7 di Hiroshima con la direttrice del Fondo Monetario Georgieva […]. Il secondo passo che ha preceduto l'annuncio della visita è stato il colloquio che Meloni ha avuto a Chisinau giovedì scorso nel corso del summit della Comunità politica europea in Moldova, con Von der Leyen e Rutte. […]  Al viaggio potrebbe partecipare anche Rutte, «ma solo se sarà veramente utile», ha detto il premier olandese a La Stampa. Poi è arrivata la telefonata tra Meloni e Saied e un invito per una visita rischiosa.

il presidente della tunisia kais saied dataroom
giorgia meloni riceve mark rutte a palazzo chigi 1
giorgia meloni riceve mark rutte a palazzo chigi