MENTRE SALVINI BEVE MOJITO A TORSO NUDO AL PAPEETE DIBBA E LA SUA CAMICIA BIANCA SI SISTEMANO ALLA VERSILIANA: “NONOSTANTE I TRADIMENTI, NON CI SONO ALTERNATIVE A QUESTO GOVERNO”. L’ALLEANZA CON I DEM? “HO SEMPRE VOTATO A SINISTRA, MA IL PD NON È PIÙ DI SINISTRA” – GLI ATTACCHI A SALVINI: “SCAPPA DAL PARLAMENTO, DEVE SPIEGARE LA SUA VILTÀ CONTRO I BENETTON. IL SUO COMPORTAMENTO CON IL GIORNALISTA DI REPUBBLICA È MOLTO GRAVE…”. PARLA QUELLO CHE DISSE AI CRONISTI “PENNIVENDOLI PUTTANE” - VIDEO
-
Marco Gasperetti per il “Corriere della Sera”
«Nonostante i tradimenti, su Tav e altro, e il non rispetto del contratto a questo governo con la Lega non ci sono alternative e dunque deve andare avanti. Il voto anticipato costerebbe agli italiani un prezzo troppo alto». È un Alessandro Di Battista apparentemente più moderato quello che parla al Caffè della Versiliana, il talk show (per una volta in notturna) di Marina di Pietrasanta.
I giornalisti lo incalzano sul ministro dell' Interno Matteo Salvini, prima della presentazione del suo ultimo libro «Politicamente Scorretto», ma Dibba mantiene una parvenza di correttezza politica.
Quando poi il cronista gli chiede se nei traditori della Tav metterebbe anche il premier Giuseppe Conte che sui costi benefici ha sdoganato l' alta velocità, l' esponente pentastellato fa spallucce, scuote la testa con incertezza e poi dice «diciamo che si è parlamentarizzato».
Mentre su una possibile alleanza futura con il Pd è netto. «Io nella mia vita ho sempre votato a sinistra - risponde Di Battista - ma il Partito democratico non è più una forza politica della sinistra e ha tradito tutti i suoi ideali».
Certo, l' indignazione per il «tradimento del contratto» l' esponente non parlamentare del Movimento 5 Stelle, la manifesta eccome. E a Salvini, che lo ha trattato da «vacanziere più pagato del mondo», dice che non vorrebbe dare troppa importanza al personaggio, ma che comunque un ministro dell' Interno «deve spiegare la sua viltà contro i Benetton sulla sciagura del ponte Morandi e sulla gestione delle autostrade, i milioni che vuole dare a una radio di partito come quella Radicale sottraendoli ai cittadini, che fa il lacchè con l' America».
E ancora che «scappa dal Parlamento per non rispondere sul caso Savoini e Russiagate e persino «da un giornalista che gli vuole fare una domanda sulla storia della moto d' acqua della polizia sulla quale si trovava anche suo figlio e invece ha l' obbligo di farlo perché è un ministro, un vice premier: tutto questo è molto grave perché Salvini come ministro e vice premier ha il dovere di rispondere».
Sul decreto sicurezza bis che cosa pensa Di Battista? Lo voterebbe martedì in Aula se fosse un senatore della Repubblica? «Non sono un parlamentare e dunque siccome non lo sono non ho potuto analizzare bene le cose e non posso rispondere», ribatte.
Però ha un' idea ben precisa per fermare l' immigrazione clandestina. «Ho sempre considerato il lucro sui migranti una vera e propria deportazione - spiega -. Sono contrario a blocchi navale e muri. Credo che invece sia indispensabile agli africani dare il diritto a non espatriare. Che non vuole dire aiutiamo a casa loro, ma garantire a quei movimenti e forze politiche che operano in Africa di essere protagonisti della loro storia e dunque creare la situazione migliori per non essere costretti emigrare. Questo dobbiamo fare noi, l' Europa, il mondo».