MIMMO, ORA FACCIAMO I CONTI! – LA CORTE DEI CONTI INDAGA SULLA FORNITURA DI 157 MILIONI DI SIRINGHE “LUER LOCK”, CHE SECONDO ARCURI SONO LE UNICHE IN GRADO DI ESTRARRE 6 DOSI INVECE DI 5 DA OGNI FIALA DEL SIERO PFIZER - SIAMO SICURI CHE LO STESSO RISULTATO NON POTESSE ESSERE OTTENUTO CON AGHI STANDARD CHE COSTEREBBERO 6 VOLTE IN MENO?
-
Luca Serranò per "la Repubblica"
Per il Commissario straordinario all' emergenza era una scelta lungimirante quanto necessaria, l' unico modo per ricavare il massimo da ogni fiala di vaccino. Ora, però, sulla fornitura di 157 milioni di siringhe di precisione (con cono e ago che si avvita) Luer lock, individuate da Domenico Arcuri come le uniche in grado di estrarre 6 dosi invece di 5 da ogni fiala del siero Pfizer, la Corte dei Conti vuole vederci chiaro.
La Procura contabile del Lazio ha aperto un fascicolo per verificare se la spesa sostenuta (una decina di milioni complessivamente) sia stata proporzionale ai benefici, o se invece, un risultato analogo poteva essere ottenuto con gli strumenti tradizionali: quindi aghi standard che costerebbero, stando ad alcune ricostruzioni, fino a 6 volte in meno rispetto ai prezzi pattuiti con i fornitori del materiale speciale. E non si tratta dell' unica ipotesi di danno erariale su cui si intende procedere.
Altri fascicoli aperti, sempre dai magistrati contabili di Roma, riguarderebbero le forniture di mascherine, e l' appalto dei banchi scolastici con le rotelle. Le verifiche procedono nel massimo riserbo. Ma sullo sfondo pare delinearsi un "conflitto" con il Governo, sullo "scudo" garantito al Commissario straordinario attraverso il decreto Cura Italia.
L' articolo 122, comma 8, recita infatti - riferendosi ai «contratti relativi all' acquisto di beni» ritenuti idonei «a far fronte all' emergenza» - che «tutti tali atti sono sottratti al controllo della Corte dei Conti, fatti salvi gli obblighi di rendicontazione ».
Ed ancora: «Per gli stessi atti la responsabilità contabile e amministrativa è comunque limitata ai soli casi in cui sia stato accertato il dolo del funzionario». Un paracadute clamoroso, per i magistrati: secondo i quali si tratterebbe di un precedente in grado di riservare al Commissario un potere discrezionale pressocché assoluto. Non solo.
Prevedendo il dolo come presupposto, quella norma equiparerebbe il danno (per spese non congrue ) all' evento penale. E quindi confondendo profili e responsabilità diverse, su cui non a caso indagano uffici diversi, Corte dei Conti o Procura ordinaria. Ecco perché i magistrati contabili, ammesso fossero accertati degli sprechi, non escluderebbero di sollevare la questione di costituzionalità.
Sul capitolo Luer lock, in particolare, da esposti, da articoli di stampa, oltre che da un' indagine giornalistica apparsa a Tagadà su La 7, sarebbe emerso che le siringhe acquistate dal Commissariato sono meno reperibili e costano di più. «Ma la differenza è solo di pochi centesimi, non è vero ci sia un divario così ampio tra i due prodotti», aveva fatto già sapere Arcuri un mese fa.
Meno tecnico, l' altro paradosso: l' Italia avrebbe acquistato all' estero le siringhe «più performanti», mentre le aziende italiane già producevano milioni di quei prodotti standard, in uso nella Sanità italiana da sempre e commissionate dalla Francia per iniettare lo stesso vaccino antiCovid.
Rilievi che non sembrano preoccupare Arcuri. Gli uffici del Commissariato premettono, «per completezza, l' esistenza della norma» che sottrae quelle scelte alle istruttorie della Corte dei Conti. E, quanto al merito dell' acquisto delle particolari siringhe ad avvitamento, sottolineano che la scelta è dipesa dalle indicazioni «sia delle case produttrici dei vaccini, sia dell' agenzia Aifa che richiedeva l' utilizzo delle Luer lock » , considerate strumenti «a maggior precisione e sicurezza nell' interesse collettivo».