1. MOLLATO DALLA MELONI, ACCERCHIATO DA ZAIA E MARONI, SCAVALCATO DA PARISI COME LEADER, A SALVINI NON RESTA CHE FARE IL BAUSCIA AL PAPEETE DI MILANO MARITTIMA!
2. MENTRE LUI SI STRUSCIAVA CON LE CUBISTE ALLA FACCIA DELLA POVERA ISOARDI, E SI SPARAVA SELFIE CON ALLEGRI UBRIACONI DA SPIAGGIA, I DUE GOVERNATORI LEGHISTI TRAMAVANO (CON BOSSI) PER SFILARGLI LA LEGA DOPO LA BATOSTA ALLE AMMINISTRATIVE
3. E ALLORA AL MILANESE IMBRUTTITO NON RESTA CHE TELEFONARE A SILVIO, CHE NON AVEVA CONTATTATO NEANCHE QUANDO ERA RICOVERATO AL SAN RAFFAELE, PER ORGANIZZARE UN INCONTRO STASERA AD ARCORE. ALLA FINE SI TORNA SEMPRE ALL'OVILE DEL VECCHIO CAV
Dagonota
La calda estate dell’altro Matteo. Salvini si sente accerchiato: dall’interno e dall’esterno. Così svaccanza a Milano Marittima.
Secondo “Il Fatto”, i due governatori della Lega (Zaia in Veneto e Maroni in Lombardia) vorrebbero fargli la festa. Per il momento, lo lavorano ai fianchi. E lui, secondo una sperimentata tattica democristiana, evita il momento del confronto: la catarsi del congresso.
L’”altro” Matteo sa bene che rischia l’isolamento, soprattutto dopo le voci che anche la puerpera Giorgia Meloni è pronta a mollarlo. La sberla presa a Roma le ha fatto capire che la Garbatella è distinta e distante dalle valli orobiche. E che un’alleanza nel nome di Marine Le Pen non la porta da nessuna parte. Eppoi, è stanca di litigare con i suoi (ex) elettori. Preferisce discutere con il partner sul nome del nascituro.
Così, minato sul fronte interno dall’asse Maroni-Zaia (in nome di Bossi) e sul fronte esterno dalle scelte (sui pannolini) dalla Meloni, all’”altro” Matteo non resta che saggiare la possibilità di tornare nell’ovile di zio Silvio.
Parisi lo ha detto chiaro e tondo: non ci pensa affatto a mettersi con un lepenista della prima ora. Così Salvini prova a scavalcarlo ed a cercare punti di contatto diretti con il Cav.
Il Cavallo di Troia sarà la Festa della Lega in programma oggi ad Arcore. Così Salvini ha trovato il coraggio di telefonare a Silvio. Non lo aveva chiamato nemmeno quando era al San Raffaele: per non disturbare, spiegano dalla Lega. Secondo “La Stampa”, il Banana si sarebbe mostrato comprensivo: va bene Matteo, vieni a trovarmi, avrebbe detto.
Ed avrebbe aggiunto – sempre secondo il quotidiano di Torino – abbiamo tante cose da dirci.
Come ramoscello d’ulivo, l’”altro” Matteo si presenterà con un’idea cara al Cavaliere: l’introduzione di un’aliquota fiscale unica (flat tax). Ottima in campagna elettorale, meno a Palazzo Chigi. Ma tanto quell’obbiettivo è ancora distante (?). Ed il tempo per ricucire fra Lega e Forza Italia c’è. In fin dei conti, l’obbiettivo è comune: sloggiare il ducetto di Rignano. Sui tempi e sui modi, però, ancora bisogna lavorare…