LE MOSSE DI ELLY PER UNIRE PD, M5S E AZIONE: PRIMA UNA MOZIONE DI SFIDUCIA SULLA SANTANCHE’ E POI UN PATTO SUL SALARIO MINIMO - DELL'ACCORDO NON FARA' PARTE MATTEO RENZI CHE DICE DI NON VOLER ATTACCARE LA "PITONESSA" SU UNA VICENDA CHE NON È POLITICA. NEL PD FANNO MALIZIOSAMENTE NOTARE CHE LA VISIBILIA, UNA DELLE SOCIETÀ GESTITE DA SANTANCHÉ, È ANCHE LA CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITÀ DEL RIFORMISTA, IL QUOTIDIANO DIRETTO DA MATTEONZO, CHE OGGI A "REPUBBLICA" DICE: “PARLIAMO DI SANTANCHÈ E DI MINENNA, QUESTIONI DI SERIE B RISPETTO AL DESTINO DEL MONDO...”

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1 - L’IDEA DI UNA MOZIONE IN AULA E IL PATTO SUL SALARIO MINIMO COSÌ SCHLEIN TENTA L’ALLEANZA

Estratto dell'articolo di Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

 

Non di sole manifestazioni vive l’opposizione. Lo sa bene anche Elly Schlein, che pure ha fatto della piazza la sua cifra. Perciò la segretaria del Pd in questi giorni ha gli occhi puntati sulle aule parlamentari.

giuseppe conte roberto gravina elly schlein

 

A Palazzo Madama è attesa Daniela Santanché e i dem, grazie anche alla perizia del capogruppo Francesco Boccia, stanno apprestandosi a quella che il presidente dei senatori pd definisce «una partita a scacchi con il governo». E lo stanno facendo tenendo uno stretto collegamento con M5S e Azione.

 

La prima mossa è un’interrogazione, molto insidiosa, di Antonio Misiani. «Che richiede risposte puntuali — spiegano i dem — su cui non puoi svicolare o mentire perché sarebbe un suicidio sul piano politico oltre che giudiziario». Dopodiché il Pd aspetta di vedere se il governo mollerà la ministra del Turismo, cosa che nei dintorni delle opposizioni non escludono.

 

schlein zan al pride di milano

La mossa successiva, che è ancora allo studio, potrebbe essere quella di una mozione di sfiducia individuale con le altre opposizioni per mettere alle strette l’esecutivo. Anche perché su Santanchè Pd, 5 stelle e Azione non intendono demordere. «Se lei non dà spiegazioni sufficienti si deve dimettere, perché un ministro deve essere impeccabile», spiega Calenda.

 

La segretaria del Pd con pazienza certosina sta tessendo la tela delle opposizioni e non importa se ogni tanto Conte o Calenda la disfano: la leader dem afferma di «sentire la responsabilità di trovare sinergie su alcuni terreni». «Le differenze ci sono ma non possiamo lasciare che ci impediscano di stare insieme», è il suo mantra. Per questa ragione negli ultimi tempi Schlein parla più di quanto facesse prima con Conte e con Calenda. Il leader del M5S e quello di Azione tra di loro non comunicano direttamente. Ciò nonostante Schlein, di colloquio in colloquio, ora con l’uno, ora con l’altro, è in procinto di compiere un piccolo miracolo: quello di mettere d’accordo due leader che tra di loro non si parlano.

 

giuseppe conte roberto gravina elly schlein

Il terreno comune individuato dalla segretaria del Pd è quello del salario minimo. Trattative tra i tecnici dei partiti e caparbia opera di moral suasion della leader dem: così, tappa dopo tappa, si è giunti in prossimità del risultato. «Stiamo finalmente raggiungendo una convergenza con il Pd sul salario minimo, che è una nostra battaglia storica su cui ci siamo posizionati con convinzione», spiega Conte. «Con il salario minimo chiudiamo con tutti», dice Calenda ai suoi. E quel tutti dovrebbe comprendere anche i rossoverdi di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.

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2 - SANTANCHE ORA DELLA VERITA

Estratto dell'articolo di Federico Capurso per “la Stampa”

 

NICOLA FRATOIANNI GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN ROBERTO GRAVINA IN UN BAR IN MOLISE

La ministra del Turismo Daniela Santanché cerca di prendere respiro. Guarda altrove, mentre le inchieste giornalistiche e della procura di Milano tengono acceso un riflettore sull'avventurosa gestione delle sue aziende. Santanché discute dell'ipotesi di non mettere più croci sulle vette delle montagne, fa gli auguri di compleanno a Vittorio Feltri e riceve a Ischia il premio Pram.

 

Nella stessa giornata, però, i due capigruppo di Camera e Senato del Movimento 5 stelle depositano formalmente in Parlamento la richiesta di informativa urgente della ministra di Fratelli d'Italia sui «gravi fatti emersi dall'inchiesta giornalistica di Report».

 

CONTE ANNUNZIATA CALENDA LANDINI SCHLEIN FRATOIANNI rimini cgil

Lei ha fatto sapere di essere a disposizione. L'appuntamento, con ogni probabilità, verrà fissato per giovedì prossimo. La segretaria del Pd Elly Schlein, però, vorrebbe sentirla rispondere anche dei 2,7 milioni di euro di debito che avrebbe con lo Stato e su cui i dem hanno presentato un'interrogazione parlamentare. «Come fa una ministra ad avere un debito con lo Stato? – si chiede Schlein –. Come fa a non rispondere sui dipendenti non pagati, oppure licenziati senza il tfr, mentre i membri del cda di questa società, lei compresa, incassavano dei lauti compensi? La aspettiamo in Aula».

 

Gli stessi compagni di partito di Santanché non vedono l'ora che arrivi quel giorno, perché la vicenda provoca imbarazzo e si vorrebbe archiviare in fretta, almeno sul piano politico. Deputati e senatori di Fratelli d'Italia credono che questo scandalo stia danneggiando soprattutto loro.

 

servizio di report su daniela santanche 1

Provvedimenti, mozioni, emendamenti, tutto il loro lavoro quotidiano gli sembra come fagocitato dall'attenzione mediatica che Santanché, suo malgrado, sta attirando su di sé. I ministri e i big del partito, poi, non fanno molto per prendere le sue difese. Solo il capogruppo alla Camera Tommaso Foti prova a battersi, ma è solo contro tutte le opposizioni.

 

Tutte tranne Italia viva, perché Matteo Renzi dice di non volerla attaccare su una vicenda che non è politica. «Ma i renziani, almeno in teoria, non erano all'opposizione?», si chiedono nel Pd, dove però fanno maliziosamente notare che la Visibilia, una delle società gestite da Santanché, è anche la concessionaria esclusiva per la pubblicità del Riformista, il quotidiano diretto da Renzi.

 

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Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per “la Repubbllica”

 

Matteo Renzi, il golpe in Russia è una farsa?

MATTEO RENZI A CINQUE MINUTI CON IL RIFORMISTA

«Eviterei giudizi affrettati. La politica estera non si fa con i tweet. E per capire cosa stia accadendo davvero in Russia ci vorrà tempo. Ma la debolezza di Putin è oggettiva. E clamorosa».

 

L’Italia che ruolo dovrebbe svolgere?

«Dovrebbe esserci e invece sono colpito dalla mancata telefonata di Biden a Giorgia Meloni. Ha chiamato Sunak, Scholz e Macron ma non la nostra premier. È una pessima notizia per l’Italia». […]

VISIBILIA CONCESSARIA PUBBLICITARIA DEL RIFORMISTA

 

E Meloni cosa dovrebbe fare?

«Farsi sentire, chiedere di essere coinvolta. Qui parliamo di Santanchè e di Minenna, questioni di serie B rispetto al nostro destino nel mondo. Il sovranismo purtroppo fa rima con provincialismo». […]

 

 

 

 

 

 

 

 

ARTICOLO DI Claudia FUSANI SUL RIFORMISTA IN MERITO AL CASO CHE HA TRAVOLTO DANIELA SANTANCHE