MUGHINI UNCHAINED - “GRILLO? È UN NULLA FATTO DI SCHIAMAZZI, UN COMICO DI TERZ’ORDINE - AMATO? GRANDE GIURISTA, BERSAGLIATO DAL “FATTO” PER UNA TELEFONATA DI 23 ANNI FA”


Da "La Zanzara - Radio 24"

Giampiero Mughini

"Non credo di aver mai visto un caso come quello di Grillo. Un nulla patente forte di schiamazzi e arrampicate sul tetto di Montecitorio, un poveraccio, un comico di terz'ordine. Prima pensavo fosse un buon comico che si meritava i soldi che guadagnava". Lo dice Giampiero Mughini a La Zanzara su Radio 24.

"Critica Amato sulla pensione e sulla nomina alla Corte Costituzionale - dice Mughini - ma Giuliano si è guadagnato i suoi soldi. La storia delle pensioni la trovo ridicola, se scrivi un libro hai il reddito di un libro, se fai la puttana hai il reddito della puttana. Amato è uno dei giuristi più esperti e collaudati che ci siano, una delle risorse migliori della nostra Repubblica".

GRILLO A ROMA

"Il Fatto Quotidiano - dice Mughini - fa un tiro al bersaglio indecente e ossessivo per una telefonata adamantina di 23 anni fa. Io avrei utilizzato le stesse parole di Giuliano, virgola per virgola". "Il Fatto - prosegue Mughini- fa del tiro al bersaglio la sua gloria, è un giornale che spara calci negli stinchi dalla mattina alla sera, bisognerebbe affidargli per una settimana il governo del paese e vedere cosa combinano. Travaglio fa benissimo il suo lavoro ma è un lavoro destinato alla claque di lettori del Fatto i quali ogni mattina si entusiasmano a sentire quanto sono puzzolenti quelli del Pdl e altri".

Intervento di Giuliano Amato

Ma non ci trova nulla di strano in quella telefonata alla vedova di un dirigente socialista che doveva testimoniare?: "No, piuttosto trovo più antipatica la telefonata con Mussari per il tennis club di Orbetello. Ma di che volete che parlino gli uomini di potere? Se si mettessero in registrazione le telefonate dei direttori dei giornali...".

Marco Travaglio

Un senatore del Pdl, Malan, paragona la possibile "espulsione" di Berlusconi a quello che fecero i fascisti con Gramsci: "Il povero Malan non sa neppure chi era Gramsci. Sono parole in libertà di un cialtrone e di una nullità per andare sulle pagine dei giornali, quel poveraccio non sa cosa dire. Ha detto una puttanata, sul nulla non c'è nemmeno da confrontarsi".