MUSK NON È L'UNICO CHE SI È ARRICCHITO CON LA VITTORIA DI TRUMP - UN MISTERIOSO TRADER FRANCESE HA VINTO 18 MILIONI DI DOLLARI PUNTANDO SULLA VITTORIA DEL TYCOON: PRIMA DEL VOTO HA SCOMMESSO 30 MILIONI E NE HA VINTI 48 - SECONDO L'UOMO, I SONDAGGI SOVRASTIMAVANO LA HARRIS (E AVEVA RAGIONE), GRAZIE ALLA SUA INTUIZIONE SI È PORTATO A CASA UN BEL GRUZZOLO - I SUOI SOLDI LI HA INVESTITI SULLA PIATTAFORMA "POLYMARKET", BASATA SULLE CRIPTOVALUTE...
-Estratto dell'articolo di Alberto Flores D’Arcais per "La Repubblica"
Aveva previsto che Trump vincesse la Casa Bianca ma soprattutto aveva scommesso che The Donald avrebbe vinto il voto popolare, un risultato che tutti (politici, columnist, guru e sondaggi più quotati) consideravano impossibile. Si fa chiamare ‘Théo’, investe i suoi soldi su Polymarket, una piattaforma di scommesse basata su cripto-valute e con le elezioni Usa si è portato a casa 48 milioni di dollari.
Ha utilizzato quattro conti anonimi (Fredi9999, Theo4, PrincessCaro e Michie) che formano la cosiddetta ‘balena’, scommettendo che l’ex presidente avrebbe vinto pure gli Stati del Blue Wall, il muro blu democratico composto da Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. Un giornalista del Wall Street Journal è riuscito a contattarlo (lui si è rifiutato di condividere la propria identità, si sa solo che è francese, ricco ed ha lavorato come trader in varie banche) da quando in un articolo del 18 ottobre aveva raccontato l’attenzione che c’era in rete sulle sue scommesse.
In numerose e-mail, Théo ha rivelato che la sua scommessa era soprattutto una sfida all’accuratezza dei sondaggi. Per lui stavano sovrastimando Harris e sottostimando Trump e così ha deciso di investire 30 milioni di dollari sulla vittoria dell’ex presidente: «L’ho fatto solo per ottenere un grande profitto, non ho alcun programma o interesse politico ».
Convinto che i sondaggi condotti dai grandi media negli Stati Uniti tendessero a dare risultati anomali in favore di Kamala Harris, ha studiato diversi sondaggi pubblici condotti a settembre che avevano utilizzato i cosiddetti ‘sondaggi di prossimità’. Nel caso di Trump (molti suoi sostenitori erano riluttanti a dichiararlo oppure non volevano partecipare al sondaggio) è stato usato il ‘metodo dei vicini’: chiedere quali candidati si aspettano che votino i loro vicini, con l’idea che chi non vuole rivelare le proprie preferenze, le svelerà indirettamente. [...]