LA NATO DEI PUZZONI - AL VERTICE DELLA “SCO”, L’ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE DI SHANGHAI VOLUTA DA CINA E RUSSIA NEL 2001, SI CELEBRA LA NUOVA GUERRA FREDDA, CON PUTIN CHE ACCUSA L’OCCIDENTE E XI JINPING CHE SPINGE PER LA SUA “VIA DELLA SETA” E PUNTELLA MOSCA IN CHIAVE ANTI-AMERICANA - L’ALLEANZA, CHE RAPPRESENTA PIU’ DELLA META’ DELLA POPOLAZIONE MONDIALE, HA APPENA ACCOLTO L’IRAN E APRE ALLA BIELORUSSIA - UN “CLUB” DI SINCERI DEMOCRATICI: DALL’ARABIA ALL’AFGHANISTAN, DAL KAZAKHSTAN AL QATAR - MA DENTRO C’E’ ANCHE QUEI PARACULI DEGLI INDIANI, CHE FLIRTANO CON BIDEN E POMICIANO CON PECHINO…

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Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per “la Repubblica”

 

PUTIN E XI JINPING - VERTICE DELLO SCO

Nessuna selezione all’ingresso. L’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, Sco, è «aperta a tutti» e «non è diretta contro nessuno», ha teorizzato una dichiarazione congiunta al termine del vertice in video-collegamento ospitato ieri dall’India. Dopo aver accolto il nono Paese, l’Iran, la Sco si prepara a promuovere nel 2024 anche la Bielorussia da Stato osservatore a membro.

 

Ma la lista d’attesa si allunga. Pure la Turchia, membro dell’Alleanza Atlantica, sta valutando una candidatura: attualmente è uno dei “partner di dialogo” come l’Arabia Saudita, il Qatar, l’Azerbaijan, l’Armenia, la Cambogia, il Nepal e lo Sri Lanka. E tra gli osservatori ci sono anche Afghanistan e Mongolia.

 

L’ambizione è quella di diventare un’alleanza anti- Nato, anche se è dura togliersi di dosso l’etichetta di “club degli autocrati”, “dei dittatori”, “dei paria” e altre variazioni sul tema.

Fondata da Pechino e Mosca nel 2001, la Sco comprende a pieno titolo anche India e 5 “Stan” — Pakistan, Tajikistan, Kazakhstan, Kirghizistan e Uzbekistan — e da ieri appunto l’Iran. Conta in totale più della metà della popolazione mondiale.

 

putin xi jinping

È un modello dell’emergente mondo multipolare tanto decantato dal presidente russo Putin, che ieri ha incassato il rinnovato sostegno degli alleati anche dopo l’ammutinamento di Wagner di fine giugno. […] Nel discorso di Putin non è mancato l’attacco all’Occidente, accusato di aver trasformato l’Ucraina in «uno Stato virtualmente ostile anti-russo». […]

 

Gli altri leader in collegamento hanno evitato riferimenti diretti al conflitto come pure qualsiasi accenno all’instabilità russa. Persino il primo ministro indiano Narendra Modi, reduce da un recente faccia a faccia con Joe Biden e quest’anno presidente di turno anche del G20, si è guardato bene dal menzionare Kiev nel suo discorso di apertura.

 

joe biden narendra modi 1

Semmai se l’è presa velatamente con Islamabad, dicendo che il gruppo non dovrebbe esitare a criticare i Paesi che «usano il terrorismo come strumento della loro politica statale». Un’accusa rispedita al mittente dal pachistano Shehbaz Sharif che ha ricordato i «sacrifici senza uguali» compiuti dal suo Paese nella lotta al terrorismo. Un botta e risposta indice di una delle tante fratture che attraversano la Sco. Ma il presidente cinese Xi Jinping ha provato ad andare oltre invitando i Paesi membri a lavorare per «la pace e la stabilità a lungo termine nella regione».

 

VLADIMIR PUTIN XI JINPING - ILLUSTRAZIONE FINANCIAL TIMES

Per lui quel che conta in questo momento è «migliorare le sinergie » intorno alla sua Belt and Road Initiative, o “Nuova Via della Seta”, l’infrastruttura euro-asiatica da trilioni di dollari che non piace all’Occidente. Ma ne ha approfittato anche per rinnovare la “partnership” con Putin. […]

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