I NAUFRAGI DEI MIGRANTI NON SPOSTANO VOTI: LA PROVA SI È AVUTA CON LE ELEZIONI GRECHE – DIECI GIORNI FA SONO MORTE 600 PERSONE, CON LA CORRESPONSABILITÀ DEL GOVERNO MITSOTAKIS, EPPURE I CITTADINI L’HANNO CONFERMATO CON IL 40% – IL PREMIER, GRAZIE AL PREMIO DI MAGGIORANZA DELLA NUOVA LEGGE ELETTORALE, AVRÀ UN MANDATO PIENO E POTRÀ GOVERNARE DA SOLO – LA SINISTRA DI SYRIZA NE ESCE A PEZZI, CON IL 18% DEI CONSENSI, E TSIPRAS VALUTA LE DIMISSIONI – CRESCE L’ULTRADESTRA: GLI SPARTANI AL 4,7% I FILORUSSI DI “NIKI” AL 3,6 E “SOLUZIONE GRECA” AL 4,4%. INSIEME, ARRIVANO AL 13…
-Estratto dell’articolo di Letizia Tortello per “la Stampa”
«I nostri bersagli sono alti, il mio secondo mandato trasfigurerà la Grecia». Kyriakos Mitsotakis ha fretta. Quattro minuti di discorso alla stampa, in un elegante vestito blu con cravatta ton sur ton, sono già troppi, nel fortino di Nuova Democrazia, quartiere Moskato di Atene, perché fuori il popolo blu si accalca e lo attende. Lo acclama come «il Leader».
[…] Le elezioni che lo portano al trionfo assoluto si sono dovute ripetere. Il 21 maggio scorso il suo rassicurante centrodestra aveva mancato la maggioranza di 151 seggi in Parlamento per soli 5 voti. Un mese dopo, il 55enne laureato ad Harvard guadagna il mandato pieno e potrà governare da solo, con il 40,6% ottenuto e 158 seggi, grazie ad un premio di maggioranza introdotto dalla nuova legge elettorale che ha voluto lui stesso.
Mitsotakis sarà […] un premier senza stampelle di altri partiti, anche se nessuno ha mai creduto davvero possibile un accordo con i socialisti del Pasok, eredi di Papandreou (la cui sede elettorale in serata è stata presa d'assalto dagli anarchici).
E per questo, ieri il conservatore rivendicava con un sorriso ben più rilassato di qualche settimana fa il «mandato forte per una Grecia forte. Avanti veloci con le riforme». Una ricetta «pragmatica», la definiscono la maggior parte degli elettori, che sembra far archiviare al Paese gli anni di sofferenza della Troika.
E che per questo è riuscita ad attirare anche i voti del centrosinistra, come spiega Assimina Kondou, insegnante di inglese ed ex residente del quartiere Pattisia, uno dei più modaioli della capitale, che negli ultimi anni ha ricevuto ondate diverse di immigrati: «Non votavo ND, votavo a sinistra! Ma credo in Mitsotakis, ci ha portato sempre fuori dalle crisi. Tsipras ha fallito, aprendo i confini. Io ho dovuto lasciare casa mia, non trovavo pace, troppi migranti. La Grecia non può aiutare tutti».
Il voto di ieri è stato, invece, un boccone amarissimo per la sinistra di Syriza, che fa peggio del primo turno e raggiunge il 18%. Alexis Tsipras ammette la sconfitta, lascia decidere le sue sorti al partito, ma in pochi credono che si farà da parte.
La vera novità, tra gli 8 partiti che entrano in Parlamento, sono le formazioni di estrema destra: gli Spartani (nome assai evocativo e programma praticamente assente), al 4,7%, governati dietro le quinte dal leader di Alba Dorata, Ilias Kassidiaris, condannato a 13 anni per molteplici attacchi contro migranti e attivisti politici di sinistra, e ancora Niki, capeggiata da un teologo di ispirazione filorussa (3,6%) e Soluzione greca, 4,4%. Insieme, arrivano quasi al 13%. Un buon risultato lo hanno raggiunto i comunisti del Kke, con il 7%. Resta fuori l'outsider ed ex ministro delle Finanze Varoufakis.
[…] Nonostante gli scandali delle intercettazioni a politici avversari e giornalisti, l'incidente ferroviario di Tempi, a febbraio scorso, dove sono morte 57 persone, nonostante il naufragio di Kalamata dieci giorni fa, in cui sono morti 600 migranti forse per un errore della Guardia Costiera greca, il conservatore Mitsotakis convince e governerà altri quattro anni. Il motivo principale per cui molti greci l'hanno votato, secondo gli analisti, è la gestione dell'economia. La disoccupazione è scesa dal 19% all'attuale 11%. La burocrazia è ridotta, lo Stato fortemente digitalizzato. Il governo ha abbassato le tasse alle aziende, e multinazionali come Microsoft, Google e Pfizer stanno investendo. […]