1. NCD DI ALFANO E LO SCUDO CROCIATO DI PIERFURBY CASINI CORRERANNO INSIEME ALLE ELEZIONI DEL PROSSIMO 25 MAGGIO, CON I DUE SIMBOLI AFFIANCATI SULLE SCHEDE ELETTORALI 2. IERI SERA ANCORA UN VERTICE SEGRETO: GIA’ PROVATI I DUE SIMBOLI L’UNO VICINO ALL’ALTRO 3. RESTA DA TROVARE SOLTANTO UNO SLOGAN COMUNE, COSTRUITO INTORNO AL RICHIAMO FONDAMENTALE AL PPE, E DA AVVIARE UN VERO PROCESSO DI CONVERGENZA SUI PROGRAMMI CHE TRASFORMI IL SEMPLICE ACCORDO ELETTORALE PER STRASBURGO IN UNA SOLIDA ALLEANZA ANCHE PER LE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE, CAPACE DI FRANTUMARE GLI SBARRAMENTI FISSATI DALL’ITALICUM (PER IL BERLUSCA UNA PESSIMA NOTIZIA)
DAGOREPORT
Dopo l'ultimo incontro segreto di ieri, l'alleanza per le europee è praticamente cosa fatta. Ncd e Udc correranno insieme alle elezioni del prossimo 25 maggio, con i due simboli affiancati sulle schede elettorali. Resta da trovare soltanto uno slogan comune, costruito intorno al richiamo fondamentale al Ppe, e da avviare un vero processo di convergenza sui programmi che trasformi il semplice accordo elettorale per Strasburgo in una solida alleanza anche per le prossime elezioni politiche, capace di frantumare gli sbarramenti fissati dall'Italicum.
Il primo passo l'avevano fatto nelle scorse settimane Lorenzo Cesa e Giampiero D'Alia, segretario e presidente dell'Udc. Un passo rafforzato dall'accoglienza calorosissima che il congresso del partito orfano di Casini ha poi riservato ad Angelino Alfano.
Nel Nuovo centrodestra il dibattito interno è durato poco, con tutto lo stato maggiore, a cominciare da Renato Schifani, convinto che il matrimonio sia un'ottima mossa anche in chiave anti Forza Italia. Unico perplesso pare essere il ministro Maurizio Lupi, timoroso di non controllare appieno le truppe cielline.
"Se l'elettorato ex centrista trova un ancoraggio sicuro dalle nostre parti prima che Casini torni da Berlusconi, facciamo solo un bel colpo", ripeteva ieri uno dei colonnelli alfanoidi poche ore prima dell'incontro decisivo. Incontro "bilaterale" che, secondo quanto risulta a Dagospia, si sarebbe tenuto ieri sera ai massimi livelli e sarebbe andato decisamente bene.
I due simboli sono stati già affiancati e guardati insieme tanto da Alfano quanto da Cesa, per vedere che effetto fanno. Il tondino bianco-blu con la scritta "Ncd-Alfano" si intonerebbe più che discretamente con lo scudo crociato e la parola "Libertas". Una parola che ancora commuove Angelino, ex giovane democristiano nel cuore.
Sono invece da rivedere gli slogan, almeno per le schede elettorali. "In Europa prima l'Italia", che compare oggi sulle pubblicità che Ncd si è divertito a comprare perfino sul Giornale di Berlusconi, non va bene con quel "Popolari per l'Italia" di Cesa & Friends. Bisogna trovare qualcosa di nuovo, che leghi i due simboli nel richiamo al Partito popolare europeo.
Sul territorio, l'alleanza presenta numeri e forze difficili da interpretare. L'Udc è molto strutturata, ha una bandierina in ogni comune e secondo gli alfanoidi vale un 2,5% per cento. Se si tiene conto che i sondaggi invece faticano moltissimo a pesare davvero il nuovo partito di Alfano, e comunque non lo danno mai molto sopra lo sbarramento del 4%, si capisce che anche Ncd ha tutto l'interesse a correre con l'Udc.
L'unico problema, semmai, è che Alfano e Schifani non vogliono accordi usa e getta, ma che nasca un'alleanza in grado di fermare il voto centrista che potrebbe essere tentato di tornire all'ovile berlusconiano.