NCD È PRONTA AD ESPLODERE. CON LE DIMISSIONI DI LUPI, CESTINATO COME UN KLEENEX DA ALFANO, IL PARTITO PERDE POTERE: IL CIELLINO NON VERRÀ SOSTITUITO CON UN ALTRO NCD – LA RIVOLTA DELLA DE GIROLAMO – LA BARCA AFFONDA E LA LORENZIN VOLA VERSO IL PD
Amedeo La Mattina per La Stampa
Ncd è una piccola pentola a pressione pronta ad esplodere. Con le dimissioni di Lupi è a un bivio che costringere Alfano a scegliere, dopo avere mollato l’ex ministro per le Infrastrutture. L’esplosione del partito dei centristi, che assomiglia sempre di più a una corrente del Pd, sarà alimentata dal forte ridimensionamento nel governo: Lupi non verrà sostituito nel dicastero di via Nomentana con un altro esponente di Ncd e Alfano dovrà spiegare a dirigenti e truppe il continuo piegarsi al premier.
Di questa esplosione se ne sentiranno i primi boati oggi a Rivisondoli, dove la fondazione Magna Carta di Quagliariello ha organizzato una due giorni dedicata alla formazione dei giovani. Ma l’argomento vero sarà un altro. Ci saranno anche Lupi e Alfano.
Lupi l’anti-Renzi
Il tema non è l’uscita dal governo ma come si sta nel governo e la prospettiva di centrodestra. «Ora più che mai - osserva il viceministro della Giustizia Enrico Costa - bisogna aprire una riflessione vera sulla nostra capacità di incidere, altrimenti diventeremo sempre più residuali». La cartina di tornasole saranno le alleanze regionali, a partire dalla Campania. Alfano non ha deciso se ascoltare la sirena renziana di stringere intese con il Pd oppure fare accordi con Fi.
Nunzia De Girolamo è a favore di quest’ultima soluzione e sull’ipotesi di lasciare la sua carica di capogruppo a Lupi dice: «La cosa mi fa sorridere, mi sarei aspettata le dimissioni di sottosegretari Pd inquisiti e invece mi ritroverei a dare le mie... Siamo a un bivio: o ricostruiamo il centrodestra o ci consegniamo al partito della Nazione. Ncd per come è stata è morta. Io non andrò mai con Renzi pur di salvare la poltrona». È una coltellata ad Alfano.
De Girolamo, che già da settimane rischiava di essere sostituita da Dorina Bianchi di osservanza alfaniana, è ormai con un piede fuori da Ncd e in prospettiva lo è anche Lupi, che non ha alcuna fretta di occupare il posto di capogruppo o di coordinatore del partito. Se il braccio di ferro sulle alleanze regionali dovesse essere vinto da Renzi, chiudendo ogni prospettiva con Berlusconi, Lupi è pronto a costruire un’area moderata fuori dall’attuale maggioranza. In ogni caso il suo obiettivo è ricostruire il centrodestra. Banco di prova potrebbe essere la sua candidatura a sindaco di Milano. Non è un caso che Maria Stella Gelmini non abbia escluso questa ipotesi.
Lorenzin verso il Pd?
I renziani di Ncd come il sottosegretario Castiglione, uomo forte di Alfano in Sicilia, si battono per evitare tensioni nel governo. E il ministro Lorenzin sarebbe pure pronta a passare con il Pd.