NETANYAHU LE PROVA TUTTE PER ALZARE IL SUO INDICE DI GRADIMENTO IN PATRIA - DOPO L'UCCISIONE DEL COMANDANTE DI HAMAS, WISSAM FARHAT, L'ESERCITO ISRAELIANO HA DIFFUSO UN COMUNICATO STAMPA PROPAGANDISTICO IN CUI INVITAVA GLI UFFICIALI DELL'ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA PALESTINESE AD ARRENDERSI - LO STATO EBRAICO HA ANCHE REALIZZATO DEI MAZZI DI CARTE SU CUI SONO STAMPATI I VOLTI DEI LEADER DI HAMAS - IL DAGOREPORT: NETANYAHU VUOLE CONTINUARE LA GUERRA ALTRIMENTI È FOTTUTO - LO SCAZZO TRA "BIBI" ED ERDOGAN
-ARTICOLI CORRELATI
Estratto dell'articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
Israele, insieme all’offensiva nel Sud di Gaza, ha accentuato le mosse di guerra psicologica. Domenica un portavoce dell’esercito ha annunciato l’uccisione di Wissam Farhat, comandante del Battaglione Shujaiya, attivo nella parte settentrionale. Insieme al comunicato è stato diffuso un poster con i volti degli ufficiali dell’unità: arrendetevi o farete la stessa fine, è stato il messaggio pubblico.
Più propagandistica la seconda iniziativa. Un mazzo di carte con i volti dei dirigenti di Hamas. Diecimila «pezzi» che dovrebbero essere distribuiti tra i soldati: un’idea che secondo Ynetnews non è stata però promossa dalla Difesa e ricorda quella Usa, nel 2003, dedicata ai gerarchi di Saddam Hussein.
L’intento è quello di ribadire la determinazione di una caccia continua ai capi. Dovranno essere colpiti quelli che si nascondono nella Striscia, come Yahya Sinwar (la Regina di cuori), Mohammed Deif (il Jolly), Marwan Issa e numerosi quadri probabilmente nascosti nella roccaforte di Khan Younis.
L’altro fronte riguarda l’estero. Un buon numero di rappresentanti di Hamas o Jihad si spostano tra Libano, Turchia e Qatar. Tra le schede del mazzo ci sono quelle di Khaled Meshal (Asso di cuori) e Ismail Haniyeh (Asso di denari), ospitato a Doha, diventata il centro dei negoziati sugli ostaggi. Nei giorni scorsi erano emerse indiscrezioni su presunte garanzie date dal governo Netanyahu all’emiro del Qatar a proposito di Haniyeh, escluso dalla lista dei bersagli, ipotizzavano, per ragioni di opportunità. [...]
«Li elimineremo ovunque, anche se ci vorranno anni. Questa è la Monaco della nostra generazione», avrebbe dichiarato il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, in un audio divulgato dalla rete Kahn. Un riferimento alla campagna scatenata da Israele contro i fedain dopo la strage ai Giochi Olimpici del 1972. Parole che hanno spinto il presidente turco Erdogan a reagire: vi saranno gravi conseguenze se vi saranno attacchi a palestinesi sul nostro territorio. [...]