IN NOME DI D-IOR! - RENÉ BRULHART NOMINATO CAPO DELL’AIF, L’AUTORITÀ DI INFORMAZIONE FINANZIARIA. DA SUPER-CONSULENTE, BERGOGLIO LO NOMINA CAPO DELL’ANTIRICICLAGGIO VATICANO


Da www.repubblica.it

 

RENE BRUELHART

Nuove nomine in Vaticano, dove prosegue il processo di rinnovamento voluto da Papa Francesco. Per la prima volta, un laico viene nominato presidente dell'AIF, l'Autorità di informazione finanziaria della Santa Sede. Bergoglio ha promosso presidente l'attuale direttore, il lussemburghese Renè Brulhart, al posto del vescovo Giorgio Corbellini.

 

Il prelato - che resta presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica - ricopriva l'incarico ad interim dal 30 gennaio scorso, dopo l'uscita di scena del cardinale Attilio Nicora, fondatore nell'aprile 2011 e primo presidente dell'organismo che deve vigilare su tutte le attività della Santa Sede, già protagonista di uno scontro con l'allora segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone sulla strategia da adattare per il vaticano agli standard internazionali sull'anti-riciclaggio.

RENÉ BRULHART

 

Brulhart, oltre a essere il primo laico, è anche il primo non italiano a ricoprire la presidenza dell'AIF, segno di un'internazionalizzazione delle finanze vaticane avviata da Papa Francesco con la nomina del cardinale George Pell a capo del superdicastero per l'economia. Tale indirizzo potrebbe essere confermato nei prossimi giorni dalla nomina del successore di Brulhart nella carica di nuovo direttore, il cui nome - a norma dello statuto - sarà proposto dallo stesso Brulhart al segretario di Stato Pietro Parolin, cui spetterà di nominarlo.

rene brulhart

 

Brulhart è considerato un autentico esperto in anti-riciclaggio, materia particolarmente cara al predecessore Nicora. Eppure, le dimissioni del cardinale sono state ricollegate nei mesi scorsi a una presunta "opacità informativa" nella gestione dell'AIF da parte dell'allora direttore generale Brulhart denunciata da una lettera riservata indirizzata al segretario di Stato Parolin, e rivelata dal Messaggero, dagli ex membri del direttivo AIF Claudio Bianchi, Marcello Condemi, Giuseppe Dalla Torre, Francesco De Pasquale e Cesare Testa.

DE FRANSSU

 

Lettera a cui aveva fatto seguito un confronto tra il presidente Nicora e Parolin: Dopo il faccia a faccia, Nicora si era dimesso e al suo posto aveva assunto l'interim il vescovo Corbellini. Un avvicendamento, prima della scadenza naturale del mandato di Nicora, spiegato dagli osservatori come la vittoria della linea del direttore Brulhart su quella del consiglio AIF, con il lussemburghese sostenuto dalla componente tedesco-americana della Curia e dal "super-ministro" delle Finanze australiano, cardinale George Pell.

CARDINALE NICORA jpeg

 

Quanto ai consiglieri del direttivo Dalla Torre, Condemi, Bianchi, De Pasquale e Testa, tutti italiani e in carica dal 2011, nel giugno scorso sono stati sostituiti, in un cda ridotto di una unità, da quattro nuovi componenti, di cui uno solo italiano: Maria Bianca Farina, amministratore delegato di Poste vita e di Poste Assicura.

George Pell

 

Gli altri sono Marc Odendall, amministratore di Fondazioni e consulente finanziario per il settore filantropico (Svizzera); Joseph Yuvaraj Pillay, presidente del Consiglio dei consultori del Presidente della Repubblica di Singapore; Juan Zarate, esperto nella caccia ai capitali dei "Paesi canaglia" oltre che senior advisor presso il Centro per studi strategici e internazionali (Csis) e docente di giurisprudenza ad Harvard (Stati Uniti). Nel segno dell'internazionalizzazione perseguita da Bergoglio rispondendo, come spiegava il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, anche a quei compiti di "vigilanza prudenziale" che è funzione introdotta per l'AIF dagli statuti rinnovati.

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