IL “NON CI STO” DI RE GIORGIO - "SONO ATTENTO A CONSIDERARE OGNI CRITICA O RISERVA, OBIETTIVA E RISPETTOSA, CIRCA IL MIO OPERATO" MA "NON MI LASCERÒ CONDIZIONARE DA CAMPAGNE CALUNNIOSE, DA INGIURIE E MINACCE" - "NESSUNO PUÒ CREDERE ALLA RIDICOLA STORIA DELLE PRETESE DI STRAPOTERE PERSONALE"


Ansa.it

napolitano letta renzi

I sacrifici fanno fatti insieme ed è giusto che li facciano anche i politici. Lo ha sottolineato il presidente Giorgio Napolitano rispondendo a una lettera di un imprenditore che chiedeva che non fossero solo i ''semplici cittadini'' a tirare la cinghia.''Mi sembra un proposito giusto'', ha osservato Napolitano nel discorso di fine anno.

Nella politica, nelle istituzioni e nei rapporti sociali sono necessari "forti cambiamenti". "Il coraggio degli italiani è in questo momento l'ingrediente decisivo per far scattare nel 2014 quella ripresa di cui l'Italia ha così acuto bisogno. ".

"Sarebbe dissennato disperdere i benefici del difficile cammino compiuto. I rischi già corsi si potrebbero riprodurre nel prossimo futuro: è interesse comune scongiurarli ancora". Si deve porre "termine a un abnorme ricorso, in atto da non pochi anni, alla decretazione d'urgenza e a votazioni di fiducia su maxiemendamenti", "garantendo ciò con modifiche costituzionali e regolamentari, confronti lineari e 'tempi certi in Parlamento per l'approvazione di leggi di attuazione del programma di governo'".

NAPOLITANO ANDREOTTI COSSIGA PRODI

"Care ascoltatrici, cari ascoltatori, ho voluto esprimervi la mia vicinanza a realtà sociali dolorose, che molti di voi vivono in prima persona, ed evocare valori e principi, necessità e speranze di cambiamento da coltivare tenacemente".

"Sono attento a considerare ogni critica o riserva, obiettiva e rispettosa, circa il mio operato" ma "non mi lascerò condizionare da campagne calunniose, da ingiurie e minacce". Lo afferma Giorgio Napolitano nel suo discorso di fine anno nel quale sottolinea che "nessuno può credere alla ridicola storia delle pretese di strapotere personale".