NON SPINGETE, C’E’ POSTO PER TUTTI - TUTTI IN LISTA! DOPO MUCCHETTI E SECHI, UN ALTRO GIORNALISTA CEDE ALLE SIRENE DELLA POLITICA POLITICANTE: IL SÌ DI RUOTOLO A INGROIA: “ANTONIO, IO CI STO” -
L'EX PM: “IMMENSA GIOIA PER ARRIVO SANDRO” – IL CASO DI SILVIA PASINATO SINDACO DI CASSOLA, 34 ANNI, DOPO ESSERE STATA IN LISTA PER 24 ORE CON LA CIVICA DI MARIO MONTI HA ACCETTATO LA CANDIDATURA CHE LE È STATA OFFERTA DAL PDL….
1. SILVIA PASINATO IN 24 ORE DAL PREMIER AL PDL Corriere.it
Corriere.it
Al cuor non si comanda. E così, dopo essere stata in lista per 24 ore con la civica di Mario Monti - peraltro il suo nome fino a venerdì sera era ancora visibile online, al quinto posto del collegio Veneto 1 per la Camera - Silvia Pasinato proprio non ce l'ha fatta. E ha accettato la candidatura che le è stata offerta dal Pdl.
Classe 1978, sindaco di Cassola in provincia di Vicenza, Pasinato aveva sì inviato il suo curriculum, come prescritto, al Professore. Ma, dice, «non ho mai aderito al progetto della lista Monti, pur avendo avuto contatti con alcuni esponenti del mondo moderato. Pertanto, invito formalmente a non usare il mio nome».
2. IL SÌ DI RUOTOLO A INGROIA: "ANTONIO, IO CI STO" -
L'EX PM: "IMMENSA GIOIA PER ARRIVO SANDRO"
Corriere.it
«Antonio, io ci sto» . Così, in una lettera pubblica inviata al sito di Rivoluzione civile, Sandro Ruotolo ha risposto all'invito lanciato via Twitter dall'ex procuratore di Palermo, Antonio Ingroia. Con la candidatura della firma di punta e co-autore dei programmi di Michele Santoro, il giornalismo perde un altro pezzo importante dopo l'ingresso in lista con il Pd di Massimo Mucchetti del Corriere.
LA LETTERA - «Caro Antonio - scrive Ruotolo - accetto con entusiasmo la candidatura nella lista di Rivoluzione Civile che tu e Luigi De Magistris mi avete proposto. Ci ho pensato e riflettuto dopo aver firmato l'appello io ci sto con il quale donne e uomini della società civile si sono impegnati a sostenere il progetto per costruire un alternativa di governo al berlusconismo e alle politiche liberiste del governo Monti. Non ho tessere di partito in tasca, l'unica che ho è quella dell Anpi, dell'associazione nazionale dei partigiani, perchè penso al loro sacrificio ogni volta che sento pronunciare la parola Costituzione, la più bella del mondo come l'ha definita Roberto Benigni».
CONTRO LE MAFIE - «Caro Antonio - scrive ancora Ruotolo - non ho dubbi quando affermi di voler difendere i valori dei nostri padri costituenti. C'è un articolo della carta costituzionale per il quale mi sono battuto in tutti questi anni e per il quale penso sia necessario battersi ancora: l'articolo 21, quello che garantisce la libertà di pensiero, la libertà di informare e di essere informati. C' è bisogno di libertà nel nostro Paese ma in gran parte del territorio nazionale questa libertà viene preclusa dalla presenza delle mafie e delle illegalità, dalle cricche che hanno impoverito la nostra terra. Penso alle parole di Norberto Bobbio che, dopo aver visto Samarcanda, scrisse che se non si era liberi in un piccolo paese del Sud non si era liberi nel resto del Paese».
LA RISPOSTA DI INGROIA - «Caro Sandro, sì, ci sono questioni per le quali vale la pena battersi e provo un'immensa gioia nel pensare che ti batterai con noi e che da oggi alla tessera dell'Anpi che come me da sempre tieni nel portafoglio aggiungerai la spilletta di Rivoluzione civile appuntata sulla giacca» si legge poi nella lettera di risposta di Ingroi.
«Anch'io come te -continua- mi auguro che l'affermazione della nostra lista possa significare la nascita di un movimento che porti al rinnovamento generale dei partiti. Per questo puntiamo sull'impegno e l'onestá della società civile, su persone capaci estranee alle logiche di potere della politica, quelle logiche che hanno portato l'Italia a questo punto di non ritorno».
«Sandro -conclude Ingroia- ci batteremo insieme e saremo sempre di più, diventeremo moltissimi, in nome della studentessa di Scampia, in nome dell'articolo 21, in nome di quei principi sacri sanciti dalla Costituzione italiana che davvero è la più bella al mondo. Quella della quale anch'io, come te, mi sento partigiano».