NON TUTTO IL PRESUNTO STUPRO VIENE PER NUOCERE - LA SVEZIA RIAPRE IL CASO CONTRO ASSANGE: LE BIZZARRE ACCUSE DI VIOLENZA CONTRO IL FONDATORE DI WIKILEAKS (FECERO SESSO CONSENZIENTE MA LUI NON USÒ IL PRESERVATIVO, E LEI SE NE PENTÌ QUALCHE SETTIMANA DOPO) POTREBBERO EVITARGLI L'ESTRADIZIONE NEGLI STATI UNITI, DOVE LO ASPETTA UN'INCRIMINAZIONE BEN PIÙ SERIA. LONDRA DOVRÀ DECIDERE CHI HA ''DIRITTO'' AD AVERE L'AUSTRALIANO PER PRIMO
-SVEZIA RIAPRE IL CASO DI STUPRO CONTRO ASSANGE
(ANSA-AP) - La Procura svedese ha riaperto oggi il caso per le accuse di stupro contro il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. Assange è agli arresti in Gran Bretagna dall'11 aprile dopo l'espulsione dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra che gli aveva dato asilo.
Il caso era stato chiuso a suo tempo data l'impossibilità di sentire il fondatore di WikiLeaks, allora rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra. Ma dopo la recente revoca dell'asilo e l'arresto da parte della autorità britanniche, Stoccolma è tornata sui suoi passi sulla base della richiesta dell'avvocato di una singola accusatrice.
Ora la Svezia potrebbe entrare in competizione nella richiesta di estradizione con gli Usa, che danno la caccia ad Assange fin da quando nel 2010 WikiLeaks contribuì alla diffusione di una montagna di imbarazzanti documenti riservati del Pentagono e di altre istituzioni americane (inclusi alcuni che documentavano sospetti crimini di guerra commessi in Iraq e in Afghanistan) e lo accusano di complicità in pirateria informatica con la talpa Chelsea Manning.
L'annuncio svedese era stato ampiamente pronosticato dai media. Secondo l'agenzia di stampa britannica Pa, la viceprocuratrice Eva-Marie Persson, ha spiegato che le circostanze sono ora cambiate e offrono la possibilità di approfondire il caso.
ASSANGE: L'ECUADOR CONSEGNERÀ I SUOI DOCUMENTI AGLI USA
(ANSA) - Il governo ecuadoriano di Lenin Moreno ha compiuto un altro passo contro Julian Assange. Lo spiega El Pais, riferendo che la procura generale di Quito ha accettato di consegnare agli Stati Uniti tutti i documenti, telefoni cellulari, file di computer, unità di memoria, cd e qualsiasi altro dispositivo utilizzati dal fondatore di Wikileaks durante i suoi sette anni all'ambasciata ecuadoriana a Londra.
Su Assange, da un mese in un carcere britannico, pende sempre la richiesta di estradizione degli Stati Uniti, che lo vogliono processare per aver pubblicato documenti segreti del governo. Il cyber-attivista australiano ha perso l'appoggio delle autorità ecuadoriane da quando Lenin Moreno ha preso il posto di Rafael Correa alla presidenza del paese sudamericano.