NUNZIARELLA SBRANATA DA LUPI - COSTRETTA A MOLLARE LA POLTRONA DI CAPOGRUPPO A MAURIZIO LUPI, LA DE GIROLAMO SVELENA SUL PARTITINO DI ALFANO: “QUESTO È UN LENTO SUICIDIO, COSÌ FRA QUALCHE MESE SPARIREMO”


Andrea Garibaldi per il “Corriere della Sera”

 

nunzia de girolamo (4)

Alla fine si è avverato ciò che fu (ufficiosamente) annunciato la sera del 19 marzo: Lupi, dimissionario dal governo, sarà il nuovo capogruppo di Area Popolare (Ncd più Udc) alla Camera. Al posto di Nunzia De Girolamo, che apprese del progetto della sua sostituzione, quella sera, da un’agenzia di stampa.

 

nunzia de girolamo e i manichini di renzi

Ieri sera, poco prima delle 20, al quarto piano di Montecitorio, il gruppo di onorevoli Ap (33 membri) si è riunito. Presenti tutti i nomi più importanti, Alfano, Lupi, Lorenzin e anche Quagliariello, senatore, in veste di coordinatore di Ncd. Alfano ha cominciato rendendo onore a Nunzia: «Grazie per il lavoro svolto come capogruppo». Spiega che non c’è un’alternativa alla strada intrapresa, cioè alla partecipazione al governo Renzi, inclusi i bocconi amari dell’elezione di Mattarella presidente della Repubblica senza essere consultati e delle dimissioni Lupi, citato nelle intercettazioni dell’inchiesta sulle coop. Poi il tasto dell’orgoglio: «Non faremo alleanze col Pd alle elezioni regionali».

 

LUPI E ALFANO

E addirittura: «La nostra ambizione è diventare il partito che sfiderà Renzi al ballottaggio». Prendendo in mano, dunque, il centrodestra intero, con ciò che resta di Forza Italia e del berlusconismo. A questo punto c’è la richiesta di un cambio di capogruppo, perché ormai da tre mesi abbondanti non c’è più solo Ncd, c’è Ap.

 

E qui, nessuna sorpresa. Alfano chiede a Lupi di sostituire De Girolamo: non si può fare il capogruppo dicendo di voler uscire dal governo. Lupi viene eletto «per acclamazione e con piena condivisione della linea politica da parte dell’assemblea dei deputati», precisa Alfano a riunione finita. Al Senato è già stato eletto Renato Schifani capogruppo di Ap, in conseguenza delle dimissioni di Maurizio Sacconi per l’elezione di Mattarella.

RENZI ALFANO

 

Dopo Alfano tocca a De Girolamo parlare. È lei che ha convocato questa riunione. Lo ha fatto prima che la costringessero. Ha preparato un discorso a testa alta, senza diplomazia: «Se il problema fosse stato solo quello di trovare una collocazione a Maurizio Lupi sarebbe stato sufficiente prenderci un caffè tra amici». Dice che «Renzi chiede chiede e chiede e al momento buono ci chiuderà la porta in faccia».

 

Che «le tante cose buone fatte da noi non sono state recepite all’esterno mentre Renzi e la sinistra ci hanno addebitato problemi europei, come l’immigrazione». Tema proprio di competenza del ministro dell’Interno, Alfano. De Girolamo insiste: «Questo è un lento suicidio, così fra qualche mese spariremo».

 

Lupi D e il vicepremier e ministro degli Interni Angelino Alfano

Torna a proporre il sostegno esterno al governo. E poi, per rispondere ai colleghi che da settimane prevedono il suo ritorno in Forza Italia o l’avvicinamento alla Lega: «Non scappo da Ncd». Finale: «Mi hanno detto che Renzi ha chiesto la mia testa e che voi siete chiamati a dargliela». Uscendo dalla riunione, aggiunge: «Non mi sono dimessa, ha deciso Alfano. Vengo sostituita perché continuo a dire che il centrodestra non può stare con Renzi e che si costruisce il centrodestra anche con Berlusconi».

 

Prende la parola anche Lupi, e sottolinea che «non possiamo essere considerati pezze da piedi in Parlamento. Un partito non prende consenso per le alleanze». Sul tavolo di Alfano resta la sostituzione di Lupi al governo. Si tratta per la casella degli Affari regionali. Renzi ha chiesto una donna, Alfano cercherà di non concedergli uno dei nomi ritenuti a lui più vicini. 

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