NUOVI GUAI PER DANIELA SANTANCHÈ – SECONDO LA GUARDIA DI FINANZA, DIMITRI KUNZ, FIDANZATO DELLA "PITONESSA", SAPEVA CHE UN DIPENDENTE DI "VISIBILIA", FORMALMENTE IN CASSA INTEGRAZIONE, ERA REGOLARMENTE AL LAVORO. ACCUSA MOSSA ANCHE DA UN'ALTRA DIPENDENTE - NEL MIRINO DELLA PROCURA IL BILANCIO DELLA SOCIETÀ DELLO SCORSO ANNO, QUANDO ANCORA TRA I SOCI DI MAGGIORANZA C’ERA SANTANCHÈ...
-Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla, Sandro De Riccardis per “La Repubblica”
La procura di Milano chiede l’azione di responsabilità non solo per i passati amministratori di Visibilia, a partire dalla ministra Daniela Santanchè e dal suo compagno Dimitri Kunz come chiesto dai soci di minoranza, ma anche per i nuovi amministratori.
E c’è di più: la procura contesta inoltre le garanzie date da Santanchè per ripagare debiti per 1,6 milioni, mentre si allarga l’indagine sulla possibile truffa della cassa integrazione Covid e salta fuori un secondo dipendente che sarebbe stato messo in cig a sua insaputa mentre avrebbe continuato a lavorare. Fondamentali per questa nuova accusa alcune trascrizioni, acquisite dalla Guardia di finanza, di conversazioni tra i dipendenti in questione e anche Dimitri Kunz. La procura chiede quindi l’avvio di una ispezione della società Visibilia editore, aderendo anche in questo caso alla richiesta dei legali dei soci di minoranza.
Le grane per Santanchè sulla vicenda Visibilia non sono per nulla finite: nonostante le rassicurazioni date dalla ministra in Senato lo scorso giugno e la nota appena consegnata dai nuovi amministratori in Tribunale, la procura allarga l’indagine. Nel procedimento civile aperto dopo una denuncia dei piccoli soci che hanno visto crollare il valore delle loro azioni, ieri il procuratore aggiunto Laura Pedio e il sostituto Maria Giuseppina Gravina hanno consegnato nuovi atti molto pesanti che aprono scenari pessimi per i vecchi e nuovi amministratori.
Secondo i magistrati Pedio e Gravina «permangono le gravi irregolarità nella gestione da parte degli amministratori». In particolare la procura contesta la semestrale del 2023 firmata dai nuovi amministratori e il bilancio dello scorso anno, quando ancora tra i soci di maggioranza c’era Santanchè, perché non tengono conto di irregolarità e svalutazioni segnalate dai periti che «segnalavano la necessità di una svalutazione integrale» per 3,8 milioni di euro decorrere dai bilancio del 2016.
[…] Ma nei nuovi atti consegnati dalla procura, oltre alla delibera Consob sulla mancata comunicazione della scalata in Visibilia dello scomparso Luca Ruffino (che immettendo liquidità ha salvato la società dal fallimento), c’è anche la notizia dell’allargamento dell’indagine sulla presunta truffa della cassa integrazione Covid a un secondo dipendente, Francesco Maggioni.
Il caso era esploso dopo che una dipendente, Federica Bottiglione, aveva denunciato di essere stata messa in cig Covid a sua insaputa mentre avrebbe continuato a lavorare per Visibilia. Adesso la Finanza ha acquisito alcune trascrizioni di conversazioni «dalle quali emerge che nella Visibilia editore spa oltre alla stessa Bottiglione, anche Maggioni aveva percepito la cassa integrazione a zero ore, nonostante il pro prio contestuale impiego lavorativo in società». In queste conversazioni c’è anche Kunz. E secondo la procura «traspare la consapevolezza da parte dei responsabili di Visibilia editore, delle irregolarità della condotta societaria».
Santanchè in Senato aveva detto che la posizione di Bottiglione era stata regolarizzata. Ma l’Inps la smentisce: «Non risultano regolarizzazioni o richieste approvate».
Chiosa quindi la procura: «Permane l’irregolarità riscontrata». Da qui la richiesta di allargare l’azione di responsabilità non solo ai vecchi amministratori (dal 2016) ma anche agli attuali. Le nuove acquisizioni potrebbero aggravare la posizione di Santanchè anche nel penale, dove la ministra è indagata per falso e bancarotta. […]