DA OGGI LO SCENARIO CAMBIA - LA RIDUZIONE DEI SUSSIDI A FONDO PERDUTO LASCIA SCOPERTA UNA QUOTA TRA I 20 E I 30 MILIARDI CHE CONTE CONSIDERAVA GIÀ ACQUISITA. A QUESTO PUNTO I 37 MILIARDI DEL MES DIVENTANO URGENTI: LE CASSE PUBBLICHE LANGUONO E LE POLEMICHE DIVAMPANO PER IL RIFIUTO DEL GOVERNO DI RINVIARE LE SCADENZE FISCALI - PER CONTE QUESTO È IL NUOVO OSTACOLO. DOPO LE ELEZIONI DI SETTEMBRE POTREBBE RIVELARSI TROPPO ALTO...

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stefano folli

Stefano Folli per “la Repubblica”

 

Da oggi a Roma lo scenario cambia. L'intreccio tra politica interna ed europea diventa ancora più stringente e nell'immediato il crocevia ha un nome: Mes, il Meccanismo salva Stati di cui si parlava un po' meno negli ultimi tempi, tenuto nel cassetto dal premier Conte.

 

Tuttavia dopo i drammatici giorni di Bruxelles il governo giallo-rosso non potrà più eludere la questione. Qualora l'estenuante trattativa in cui si è prodigato il presidente del Consiglio - si vedrà in seguito quali errori sono stati commessi, al di là dell'inesperienza - fosse andata a buon fine, si poteva sperare che la pioggia di miliardi annunciati (sebbene non ancora elargiti) avrebbe permesso di aggirare il nodo più controverso sul piano politico.

 

GIUSEPPE CONTE

Ma non è andata così. Qualcuno ha creduto che i 750 miliardi del Recovery Fund fossero già al sicuro in cassaforte, per cui l'Italia poteva contare su una larga fetta di sussidi a fondo perduto, accanto ai prestiti senza condizioni o quasi.

 

A Bruxelles invece la coperta si è rattrappita, i miliardi si sono ridotti e la spregiudicatezza dell'Olanda ha avuto campo libero. Segno che la frattura tra nord e sud dell'Europa era più profonda di quanto si volesse ammettere alla vigilia. Ora occorre tempo per riannodare il filo di un accordo che Angela Merkel voleva - e sicuramente vuole ancora - "ambizioso".

giuseppe conte luigi di maio

Così come lo vorrebbe Macron.

 

Ma dal punto di vista italiano contano solo i riflessi in patria dello psicodramma. All'interno della maggioranza 5S-Pd-LeU-Iv non è questo il momento per mettere in discussione la figura del premier, anzi prevarrà all'inizio una certa solidarietà in chiave, diciamo così, nazionalista verso l'uomo che si è battuto senza risparmio contro veri avversari e falsi amici.

 

CONTE E RUTTE

Si tenderà a mettere tra parentesi il fatto che l'Italia non ha ancora presentato in Europa il piano per le riforme, il che certo non ha accresciuto la credibilità del Paese né ha facilitato la trattativa. Si tenderà a far dimenticare che a Bruxelles, nel braccio di ferro con "l'uomo nero" Rutte, ci siamo trovati a fianco l'Ungheria e la Polonia: fino a ieri due governi semi-fascisti, oggi scomodi alleati in base al principio che il nemico del mio nemico è mio amico.

 

rutte merkel ursula conte by osho

Il ritorno a casa di Conte non sarà dunque rischioso per la prospettiva di una crisi di governo che oggi nessuno può volere. Anzi, una sapiente regia mediatica può persino riuscire a incrementare a breve la popolarità del premier combattente sfortunato.

 

Per fortuna ha prevalso la linea del negoziato a oltranza, anziché la tentazione di rovesciare il tavolo: un colpo a effetto per cui il presidente del Consiglio avrebbe avuto l'applauso dei sovranisti, ma a prezzo di un salto nel buio dai riflessi incalcolabili anche in Borsa.

 

conte rutte merkel ursula

Resta il fatto che la riduzione dei sussidi a fondo perduto lascia scoperta una quota tra i 20 e i 30 miliardi che a Roma si considerava già acquisita. Ed è qui che torna d'attualità il Mes con tutte le lacerazioni politiche che si porta dietro. Quei 37 miliardi a fini sanitari anche indiretti diventano urgenti nel momento in cui le casse pubbliche languono e le polemiche divampano per il rifiuto governativo di rinviare le scadenze fiscali.

 

Dunque si apre uno scenario diverso. Il Pd era ed è favorevole al Mes; i 5S contrari, ma dovranno rivedere la loro posizione ovvero dividersi. Per il Conte 2 questo è il nuovo ostacolo. Dopo le elezioni di settembre potrebbe rivelarsi troppo alto.

MES FINANZIAMENTO ITALIA TASSI DI RENDIMENTO ALTRI PAESI
angela merkel e giuseppe conte al castello di meseberg conferenza stampa