ORWELL REALIZZATO - LO SPY-ROMANZIERE JOE R. LANSDALE SI SCHIERA A FAVORE DI SNOWDEN: “SIAMO NEL BEL MEZZO DI UNA TRAMA STILE “1984” SOLO CHE NON È UNA FINZIONE. I VERI CRIMINALI SONO QUELLI CHE CI SPIANO”



Alix Van Buren per ‘La Repubblica'

snowden

«Siamo forse piombati in una situazione orwelliana nell'America, patria delle libertà? Può scommetterlo. Ci ritroviamo nel bel mezzo di una trama stile 1984, con la notevole differenza che non è più una finzione». Se si ascolta Joe R. Lansdale, pluripremiato autore americano di romanzi e fantascienza anche "pulp", la vera oscenità, o criminalità, se di questo si tratta, va attribuita piuttosto «agli abusi commessi dalle agenzie di sorveglianza».

JOE LANSDALE

Non a Edward Snowden, insomma?
«Quel ragazzo ha reso un servizio alla nazione, e chi lo difende è nel giusto. Infatti, se c'è un emendamento che sta a cuore agli americani, quello è il quarto, e comprende il diritto alla privacy. Proprio un giudice federale, di recente, ha decretato che l'Agenzia di sicurezza nazionale probabilmente ha violato uno dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione».

JOE LANSDALE

L'Intelligence ribatte che il programma è necessario per difendere l'America e il mondo dal terrorismo. L'argomento non la convince?
«Ascolti, io non sono a conoscenza di alcuna azione terroristica che sia stata scongiurata da quel programma. So invece che tutto quel che facciamo viene spiato: ogni nostra parola, ogni nostra azione. Quando scrivi una e-mail, o chiacchieri al telefono con un amico, e magari ti esprimi senza troppo riflettere sulle parole, hai ogni volta la sensazione che ci sia qualcuno dietro le spalle a osservare. Sa cosa diceva Philip Dick, un altro grande autore di fantascienza?».

JOE LANSDALE

Cosa diceva Dick?
«Che siamo bombardati da pseudo-realtà confezionate da gente sofisticata e dotata di meccanisimi elettronici altrettanto sofisticati. Lui non diffidava dei motivi, ma del loro straordinario potere. Ecco, Snowden ha suonato la sveglia: appartiene a quella tradizione americana di "whistleblowers" impegnati a difendere le libertà.

Penso ai "whisteblowers" che hanno rivelato gli inganni dell'industria del tabacco, del petrolio, della produzione farmaceutica. Qualcuno ha pagato con la vita: Karen Silkwood morì dopo avere denunciato i rischi legati agli impianti nucleari».

Perciò anche lei chiede clemenza per Snowden?
«Certo, che sì. Io non so se lui abbia commesso altri delitti a me ignoti. Però, noi stavamo scivolando inconsapevoli dentro un universo orwelliano. Lui ci ha avvisati che la finzione letteraria è diventata realtà: ha reso a tutti noi un grande servizio».