OSCAR DI MONTIGNY SI RITIRA! NON SARÀ LUI IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA PER MILANO. UFFICIALMENTE, DICE DI AVER “REGISTRATO CHE NON C’ERA TOTALE CONVERGENZA" SUL SUO NOME. MA IL VERO MOTIVO DELLA RINUNCIA È CHE I SONDAGGI RISERVATI, CIOÈ QUELLI VERI, LO DANNO TERZO DIETRO A GIANLUIGI PARAGONE - BERLUSCONI AVEVA GIÀ AFFOSSATO IL SUO NOME. DA BUON VENDITORE DI PENTOLE E SOGNI, IL CAV AVEVA TROVATO IL SUO PUNTO DEBOLE: IL COGNOME DIFFICILE. SENZA CONSIDERARE CHE SILVIO VUOLE UN POLITICO (LUPI?)
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1 - MA CHI LO VOTA UN CANDIDATO CON LA Y? - DA VENDITORE DI PENTOLE E SOGNI, BERLUSCONI HA TROVATO IL PUNTO DEBOLE DI OSCAR DI MONTIGNY, SBOCCIATO DALLE PARTI DI LICIA RONZULLI: "HA UN COGNOME DIFFICILE, LE PERSONE NON SE LO RICORDANO E NON LO SANNO SCRIVERE" - IL RAGIONAMENTO E': PERCHE' RIPROPORRE L'ENNESIMO CANDIDATO "GURU" DELLA SOCIETÀ CIVILE CHE BALLA UNA STAGIONE, MAGARI INCASSA UNA BATOSTA ALLE ELEZIONI E POI MOLLA BARACCA E BURATTINI PER TORNARE ALLA SUA VITA? PER IL CAV E' MEGLIO UN POLITICO, MAURIZIO LUPI…
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ma-chi-vota-candidato-venditore-pentole-sogni-274418.htm
2 - CENTRODESTRA, DI MONTIGNY SI RITIRA: "MANCATA CONVERGENZA SUL MIO NOME". SALVINI: "IN SETTIMANA NOME E SQUADRA"
Estratto dell’articolo di Andrea Montanari per www.repubblica.it
Oscar di Montigny verso la rinuncia alla candidatura a sindaco di Milano e il centrodestra rinvia il vertice che era previsto per domani, dal quale doveva uscire il sì ai nomi per la sfida sotto la Madonnina e per Bologna. Lo confermano fonti della Lega, che precede una nuova riunione la prossima settimana.
"Entro la settimana - ha detto il leader della Lega Matteo Salvini - ci sarà non solo il sindaco, ma la squadra per Milano. Ringrazio Oscar: le sue idee e la sua esperienza saranno utili per costruire insieme la Milano del futuro”.
"Ho registrato che non c'era una totale convergenza da parte di tutta la coalizione sul mio nome" - spiega il direttore innovazione sostenibilità e value strategy di Banca Mediolanum. Almeno non tale da "giustificare di voler approfondire la possibilità di candidarmi".
Il manager spiega comunque di non voler sollevare polemiche, ma aggiunge: "Registro un po' di disorientamento e non intendendo io essere il candidato di nessun partito, ma di tutta la coalizione, constatando che non è così ho valutato di chiudere questo file, anche se resto desideroso di dare un contributo”.
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3 - MILANO, I SONDAGGI CHE NON VOGLIONO FARVI VEDERE: PARAGONE SECONDO DOPO SALA
Andrea Paolo per www.urbanpost.it
Sondaggi Milano Paragone, oggi circolano nelle segreterie politiche alcuni sondaggi riservati di istituti demoscopici vicini al centrodestra sulle elezioni amministrative nel capoluogo lombardo. Voci di corridoio parlano di facce sudate, ma questa volta il caldo africano che tormenta l’Italia non c’entra. Le rilevazioni riservate sull’elezione del prossimo sindaco di Milano sono una doccia fredda per il Centrodestra
Sondaggi Milano, rilevazioni riservate danno in testa Beppe Sala e al secondo posto c’è Gianluigi Paragone. E Di Montigny?
Cos’è che fa tremare Lega, Fi e Fratelli d’Italia? E’ molto semplice, con il candidato che hanno (avrebbero, perché non è ancora ufficiale) scelto non arriverebbero nemmeno al ballottaggio. I sondaggi segreti – sono più di uno – danno in testa il primo cittadino uscente e candidato del PD, Beppe Sala, seguito da Gianluigi Paragone, la vera rivelazione sulla piazza milanese.
Oscar Di Montigny, quello che dovrebbe essere il candidato sindaco unitario del Centrodestra, non arriverebbe quindi nemmeno ad un eventuale ballottaggio. La bomba sganciata nel pomeriggio di oggi rischia di causare conseguenze immediate nella lotta per la poltrona di sindaco dalla (ex) capitale morale d’Italia. I numeri dei sondaggi riservati sono confermati anche da altre rilevazioni indipendenti fatte da alcuni siti web. Parliamo, ad esempio, del sondaggio messo online da Business.it solo qualche ora fa (sondaggio Facebook online condotto su di un campione di 1.000 rispondenti residenti a Milano).
Sondaggi Milano, Paragone choc per il Centrodestra: faranno di tutto per togliergli spazio
La lotta per la poltrona di sindaco di Milano sarebbe dunque una storia tra Sala e Paragone. Nel Centrodestra la doccia gelata dimostra il distacco dalla realtà di quel che fu un’alleanza politica e oggi è invece un cartello di potere, in fase calante. Di Montigny in queste ore ci starà pensando, qualcuno dice sia già pronto a fare un passo indietro.
Non sorprendono, almeno non chi lo segue da tempo, i consensi crescenti per Gianluigi Paragone. Il senatore del gruppo misto, dal giorno dell’annuncio della sua candidatura a sindaco di Milano, ha inaugurato una campagna aggressiva, puntuale e vicina alle richieste della città, raccogliendo consenso crescente. Basta seguire la sua pagina Facebook per rendersene conto. Il centrodestra, in crisi a Milano, farà di tutto per togliere spazi all’outsider Paragone: questo a prescindere dalla candidatura o meno di Di Montigny.