PADANO DI LIBIA - SALVINI VOLA A TRIPOLI PER VEDERE AL SERRAJ E METTERE SUL TAVOLO LA GESTIONE DEI FLUSSI MIGRATORI - L’ITALIA ASSICURERA’ PIU’ MEZZI PER PATTUGLIARE LE COSTE E L’INCREMENTO DEL SISTEMA RADAR PER MONITORARE LA FRONTIERA A SUD DEL PAESE - E C’E’ UN VECCHIO ACCORDO FIRMATO CON GHEDDAFI IN CUI CI IMPEGNAVAMO A…
-1 - SALVINI IN LIBIA,'MASSIMO IMPEGNO INSIEME SU MIGRANTI'
(ANSA) - "Qui Tripoli, ho appena incontrato il ministro dell'Interno libico Abdulsalam Ashour. Il mio impegno sarà massimo per rinsaldare l'amicizia tra i nostri due Paesi e la collaborazione su tutti i fronti, a partire dall'emergenza immigrazione". E' quanto scrive su Twitter il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, oggi in visita a Tripoli.
2 - MATTEO VOLA IN LIBIA PER VEDERE AL-SERRAJ TRIPOLI VUOLE PESARE LA LINEA DEL VIMINALE
L.Fan. per “il Messaggero”
Sarà un viaggio importante quello di Matteo Salvini, che questa mattina presto volerà in Libia per incontrare a Tripoli il premier al-Serraj. Sul tavolo, naturalmente, la questione migranti. Per l' Italia il Paese nordafricano è fondamentale per mettere un freno agli sbarchi.
È dalle coste libiche, infatti, che parte il maggior numero di gommoni stracarichi di profughi e un' intesa con Tripoli è inevitabile. Salvini assicurerà a Serraj tutto l' appoggio dell' Italia, che in termini concreti significa più mezzi per pattugliare le coste e incremento del sistema radar per monitorare la frontiera al Sud del Paese.
LE RASSICURAZIONI
Salvini ha anche assicurato la disponibilità a sostenere la Libia, che è il Paese chiave per gestire al meglio i flussi migratori dall' Africa. C' è un memorandum d' intesa siglato da Roma e Tripoli col precedente Governo Gentiloni. Si tratterà ora di aggiornarlo alla luce delle necessità emergenti e del nuovo orientamento del governo M5S-Lega.
Nei giorni scorsi il ministro dell'EInterno ha ricordato alcuni punti della vecchia intesa con Gheddafi che prevedeva anche la costruzione della litoranea Tripoli-Bengasi nonché la fornitura di un sistema radar per controllare le estese frontiere desertiche meridionali del Paese, attraversate dai migranti diretti verso le coste.
C'è poi la verifica della fattibilità del progetto di creare centri per esame delle domande di asilo in territorio libico, finora mai decollato per la mancanza delle condizioni di sicurezza del Paese. Ed, infine, c' è il tentativo dell' Italia di riprendere una posizione di forza in Libia che negli ultimi mesi è stata messa in crisi dal protagonismo della Francia di Macron.
Adesso, però, le autorità libiche vogliono verificare se il nuovo governo italiano cambierà atteggiamento ed assicurarsi che la collaborazione continui ad essere fruttuosa per tutte le parti coinvolte. Tutte risposte che Serraj avrà oggi da Salvini.