DA PADRE NOBILE A NONNO RINCOJONITO: LA FINE DI GRILLO È TUTTA NELLA FOTO CHE LUI STESSO INVIA A CHI GLI CHIEDE DEL SUO FUTURO NEL MOVIMENTO, UN UMARELL CHE GUARDA I CANTIERI - IL FONDATORE È STATO TENTATO DI SFANCULARE TUTTI, INORRIDITO DAVANTI AL POLTRONIFICIO A 5 STELLE CHE SI È SCATENATO SULLE PARTECIPATE STATALI, IN RAI E IN PARLAMENTO. MA POI HA DOVUTO CAMBIARE IDEA PERCHÉ…
-
DAGONEWS
A chi gli chiede del futuro del Movimento, e in particolare del suo futuro nel Movimento, Beppe Grillo invia una foto che lo ritrae mentre osserva i cantieri da perfetto ''umarell'' in pensione. L'immagine è stata pubblicata in formato francobollo in un trafiletto di ''Repubblica'', e a prima vista sembrerebbe che Grillo vada in giro (per Genova?) senza mascherina e senza rispettare le distanze dagli altri vecchietti come lui.
Prima di gridare allo scandalo, basta ingrandire un po' e si scopre che la sagoma di Beppe è ''ritagliata'' e giustapposta su un altro scatto. Un fotomontaggio ironico che nasconde un messaggio triste, quella di un movimento senza padre, al massimo con un nonno che non sa come occupare il tempo ma sa che non intende occuparlo con la politica.
Grillo in queste settimane è stato tentato di mollare tutto, di fare un gesto plateale di definitivo abbandono dei 5 Stelle, ormai in preda a governisti senza speranza, poltronari all'ultimo stadio, aggrappati alle cadreghe come certi balenotteri democristiani. La spartizione delle società controllate dal Tesoro, le guerre dentro la Rai, le nomine nelle task force, roba che il Grillo di un tempo avrebbe fulminato con quattro righe sul blog.
Invece ha deciso di tacere, perché sa che un suo tardo vaffanculo avrebbe due esiti, entrambi negativi.
Il primo: essere descritto come un milionario annoiato che dall'isolamento nelle sue ville si permette di mettere becco su una crisi piena di morti e crac economici. Il secondo: dare la stura ai ''Dibba boys'', quella frangia movimentista che non vede l'ora di scindere e prendersi il Movimento facendo leva sui princìpi traditi del grillismo. Così facendo franare il governo, costringendo Mattarella a indire elezioni, con una parte dei 5 Stelle guidata da Di Maio pronta a una nuova alleanza con Salvini.
E il governo col Pd, fatto apposta per mandare a casa il Capitone, indovinate chi l'ha voluto? Esatto. Quindi l'Elevato si è cucito la boccuccia e si tiene sul gozzo la sua truppa di idealisti che in meno di una legislatura si sono trasformati in biechi poltronari.