IL PAESE DEI FOLLI – DRAGHI AL QUIRINALE DETERMINEREBBE L'ANTICIPO ELETTORALE GIÀ NEI PRIMI MESI DEL '22. CHE È IL SOGNO DI CONTE. SAREBBE L'UNICO MODO PER EVITARE LO STILLICIDIO DI UN ALTRO ANNO A BAGNOMARIA. INOLTRE VOTARE SIGNIFICA STILARE LE LISTE A PROPRIA IMMAGINE E LIBERARSI DI TANTI AVVERSARI INTERNI (LEGGI I “GOVERNISTI” BY DI MAIO) – MA LA PRIMA OPZIONE DI CHI DESIDERA LA STABILITÀ, PENSANDO AI FONDI EUROPEI E ALLA RIPRESA ECONOMICA, COINCIDE CON DRAGHI A PALAZZO CHIGI E MATTARELLA RIELETTO AL COLLE...

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Estratto dell'articolo di Stefano Folli per "la Repubblica" 

 

mario draghi giuseppe conte

Mario Draghi è l'unico in grado di garantire che la legislatura abbia il suo naturale epilogo nella primavera 2023. Il governo attuale è solido a causa della debolezza dei partiti, ma esige che sia guidato da Draghi. Ogni diversa combinazione, fosse anche l'elezione al Quirinale del presidente del Consiglio, determinerebbe con ragionevole certezza l'anticipo elettorale già nei primi mesi del '22. Un anno prima della scadenza. Di conseguenza, la prima opzione di chi desidera la stabilità, pensando ai fondi europei e alla ripresa economica, coincide con l'assetto odierno: Draghi a Palazzo Chigi, Mattarella rieletto al vertice istituzionale.

 

sergio mattarella mario draghi festa della repubblica 2021

È ovviamente plausibile, cioè nella normalità della Costituzione, una scelta diversa sul capo dello Stato, ma in tal caso dovrebbe realizzarsi col pieno consenso del premier, diciamo pure con la sua regìa, così da garantire lo stesso esito di fine legislatura. Non tutti sono d'accordo su questo percorso.

 

Chi vuole l'anticipo elettorale per risolvere problemi di partito, si augura Draghi al Colle e conseguente via libera al voto. Sulla carta, una parte della destra, specie Fd'I ma non solo, condivide tale linea, benché in modo meno convinto di un tempo: la collaborazione con Draghi da parte di Lega e Forza Italia ha cambiato molti punti di vista.

mattarella draghi

 

Il Pd di Letta può essere solo per la stabilità. Rimangono i 5S nella versione Conte e forse la sinistra di LeU che non gradisce il consolidamento dell'establishment intorno a Draghi. Ma è soprattutto Conte che ha interesse all'anticipo elettorale, anche a costo di vedere Draghi al Quirinale.

 

sergio mattarella e mario draghi

Colpisce che il giornale ufficioso dell'ex premier abbia appena pubblicato una pagina sugli "errori di Mattarella". E in seguito un'intervista al politologo Piero Ignazi che esclude nettamente la rielezione. Di certo Conte non può dirlo, ma ha fretta di votare. Sarebbe l'unico modo per evitare lo stillicidio di un altro anno a bagnomaria. Inoltre votare significa stilare le liste a propria immagine e liberarsi di tanti avversari interni. I prossimi mesi vedranno dunque le manovre contine. Lungo una rotta - ed è un punto interessante - che non può essere quella del Pd.

il giuramento di mario draghi davanti a mattarella