UN PAESE IN MANO A CASALEGGIO – IL PIANO DEL GOVERNO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA È STATO SCRITTO “CON IL CONTRIBUTO” DI DAVIDE CASALEGGIO! LO HA AMMESSO CANDIDAMENTE LA MINISTRA PER L’INNOVAZIONE PAOLA PISANO, COME SE NON CI FOSSE L’OMBRA DI UN GIGANTESCO CONFLITTO DI INTERESSE, VISTO CHE SU QUEI TEMI SI INTRECCIANO GLI AFFARI DELLA SUA IMPRESA…
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Emanuele Lauria per www.repubblica.it
Il piano del governo per l'innovazione tecnologica e digitale del Paese? E' stato scritto "con il contributo" di Davide Casaleggio. Ovvero del figlio del co-fondatore di 5 Stelle ma soprattutto del titolare di un'azienda privata che questo tema ha al centro dei suoi interessi. A rendere pubblica la consulenza fornita da Casaleggio non è una chat segreta dei grillini ma direttamente colei che quel piano l'ha firmato, ovvero il ministro per l'Innovazione Paola Pisano, ex assessore comunale dei 5S nella giunta torinese di Chiara Appendino: il nome di Casaleggio, infatti, figura fra gli esperti ringraziati in fondo al documento di trenta pagine pubblicato sul sito istituzionale del dicastero. Una circostanza che solleva l'ombra di un non secondario conflitto d'interessi dentro il perimetro del governo giallo-rosso.
A che titolo e in che modo Casaleggio ha dato un apporto alla "strategia 2025 per la digitalizzazione del Paese"? Lo staff della ministra Pisano fa sapere che il piano è stato scritto "di proprio pugno" dall'esponente dell'esecutivo Conte e che "i ringraziamenti sono personali e vanno alle tante persone che nel corso di questi mesi sono stati importanti interlocutori". Ma questa affermazione, secondo l'ex responsabile della comunicazione M5S alla Camera Nicola Biondo, che oggi si occupa del caso su "Linkiesta", "è la conferma che Casaleggio è interlocutore del governo sui temi che intrecciano i suoi affari privati e le consulenze della sua impresa".
Fra gli altri esperti ingraziati per il contributo offerto - senza alcun corrispettivo - anche un altro imprenditore in buoni rapporti con Casaleggio come Vincenzo Di Nicola, che ha progettato un sistema di voto anonimo su blockchain per conto dell'associazione Rousseau, dopo i problemi sanzionati dal Garante per la privacy.
E poi altre personalità più o meno conosciute, non legate alla galassia pentastellata, accademici e rettori come Guido Saracco e Marco Calderini, Roberto Cingolani e Giorgio Ventre, l'ex presidente del giovani di Confindustria Marco Gay, l'ex ministro Francesco Profumo. "Io il braccio destro di Davide Casaleggio? Ma no...", aveva detto il giorno del giuramento la ministra Pisano, aggiungendo che "Casaleggio è una persona molto attenta e competente". "L'ho seguita negli anni - aggiunse - è persona attenta e competente e il suo modello di democrazia digitale è da tenere in considerazione". Ma soprattutto la Pisano, a inizio ottobre, difese il titolare della Casaleggio associati dalle polemiche per la sua relazione all'Onu su invito del governo italiano: "Non è stato un endorsement", precisò la ministra in un question time alla Camera. Davide Casaleggio, di certo, rimane al suo fianco. Rialimentando sospetti sulla terzietà del governo rispetto a un imprenditore privato.