PANETTA E TUILPANI – IL RIENTRO A ROMA DEL MEMBRO DEL COMITATO ESECUTIVO DELLA BCE È “MOLTO DIFFICILE”: LO DICONO ALL’ANSA FONTI A CONOSCENZA DELLA SITUAZIONE - “HA UN RUOLO DI PRIMO PIANO, SEGUE DA VICINO DEI RAPPORTI ISTITUZIONALI EUROPEI”. IN PIÙ, LA PROCEDURA DI NOMINA DI UN SUO SOSTITUTO SAREBBE COMPLICATA E NON SAREBBE AFFATTO SCONTATO CHE AL SUO POSTO VERREBBE NOMINATO UN ITALIANO. MEGLIO CHE DRAGHI TROVI UN ALTRO NOME PER IL MEF
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(ANSA) - ROMA, 03 FEB - Uno scenario che rasenta l'impossibile. Così viene descritta l'ipotesi che Fabio Panetta, dallo scorso anno membro del comitato esecutivo della Bce guidata da Christine Lagarde, possa lasciare un ruolo chiave per l'Europa, e l'Italia, per entrare nella lista dei potenziali ministri di Mario Draghi.
Panetta - come trapela da fonti a conoscenza della situazione - ha un ruolo a Francoforte di primo piano che renderebbe molto difficile un ritorno a Roma: segue da vicino dei rapporti istituzionali europei e internazionali, su temi che vanno dagli scenari macroeconomici all'importante dossier dell'euro digitale.
In più la procedura di nomina di un suo sostituto alla Bce sarebbe complicata, e non sarebbe affatto scontato che al suo posto verrebbe nominato un italiano. Il nome di Panetta, che prima della Bce era direttore generale di Bankitalia e ha svolto funzioni di primo piano dal G7 alla Banca dei regolamenti internazionali, è stato indicato fra i 'papabili' per il posto-chiave di ministro dell'Economia.