PANSA MIA FATTI POLTRONA: FORSE È STATO SCELTO IL NUOVO CAPO DELLA POLIZIA


Virginia Piccolillo per il "Corriere della Sera"

PREFETTO ALESSANDRO PANSA

È stata fino all'ultimo una poltrona per quattro quella del capo della polizia lasciata tragicamente vuota, due mesi fa, dalla morte di Antonio Manganelli. Ma oggi, a meno di sorprese dell'ultima ora, il prefetto Alessandro Pansa potrebbe avere la meglio sul capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, sul prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e sull'attuale vicario Alessandro Marangoni.

GIORGIO NAPOLITANO

Sessantuno anni, salernitano, una vita trascorsa a rincorrere criminali e organizzazioni mafiose, Pansa è molto stimato e apprezzato al Viminale (dove attualmente è capo del dipartimento Affari interni e territoriali) e fuori per le sue capacità investigative e di analisi, ma anche per un carattere tranquillo e senza spigoli. Anche se nei retroscena di questi giorni la corsa al ruolo di vertice della polizia è stata descritta come una guerra di veti politici incrociati. Discussioni che non sarebbero terminate neanche alla vigilia della nomina, anche per l'oggettivo spessore degli altri candidati.

ALESSANDRO MARANGONI

Ma a mettere fretta al ministro dell'Interno Angelino Alfano, che deve proporlo e al governo che deve approvare la proposta sarebbero stati gli inviti arrivati dal Quirinale che non intende presentarsi alla Festa della Repubblica del 2 giugno senza il capo della polizia.
Anche i sindacati ieri sono tornati a chiedere ad alta voce alla politica di superare la «logica delle appartenenze».

Pecoraro IL Prefetto GIuseppe Pecoraro

«La mancanza di un capo per un periodo così lungo non è mai accaduta nella storia della Repubblica - ha fatto notare Nicola Tanzi, del Sap - è un fatto inaudito in un momento di grave difficoltà economica e sociale come quello che stiamo vivendo». «È opportuno che si superi la logica dei veti incrociati - hanno lamentato Giuseppe Tiani e Enzo Letizia, segretari del Siap e dell'Associazione funzionari di polizia -. Se si continua nell'indugio politico si corre il rischio che si trasformi anche in un'incertezza istituzionale in un settore strategico che riguarda la sicurezza dell'intero Paese».

Franco Gabrielli

Molti attribuiscono al Colle anche la scelta caduta su Pansa il cui curriculum metterebbe d'accordo le due anime del Viminale: proviene dai ranghi della polizia, ma è stato anche prefetto di Napoli. Capo dello Sco assieme a Manganelli e a Gianni De Gennaro. Lavorò anche con Giovanni Falcone e si dedicò alla gestione dei pentiti ottenendo risultati mai raggiunti prima.

Ma Pansa sembra averla spuntata anche dopo che si erano azzerate a vicenda le candidature di Giuseppe Pecoraro, candidato di Alfano e di buona parte del centrodestra, e di Franco Gabrielli, candidato del premier Enrico Letta e del Pd. Restava in campo l'attuale vicario, Alessandro Marangoni, il favorito della base, ma proprio il non essere politicamente targato avrebbe giocato a suo sfavore.