UN PAR DI MARONI - LA CASSAZIONE RIBALTA LA SENTENZA DI APPELLO E ASSOLVE L'EX GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA, CONDANNATO A UN ANNO PER LA CONSULENZA DA 30MILA EURO ANNUI ALLA SUA EX COLLABORATRICE MARA CARLUCCIO. ASSOLTI ANCHE GLI ALTRI COINVOLTI NEL PROCESSO: ''IL REATO NON ERA CONFIGURABILE. NON ERA UNA PROCEDURA DI GARA MA SOLO UNA COMPARAZIONE DI PROFILI PROFESSIONALI''

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Monica Serra per www.lastampa.it

 

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Non è configurabile alcuna «turbata libertà degli incanti». Per questo la Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza d’Appello e assolto l’ex governatore della Lombardia, Roberto Maroni. Con lui sono stati assolti anche gli altri imputati coinvolti nel processo sulle presunte pressioni che l’ex ministro dell’Interno avrebbe esercitato per il conferimento da parte di Eupolis Lombardia, ente di ricerca della Regione, di una consulenza da quasi 30 mila euro annui alla sua ex collaboratrice Mara Carluccio.

 

MARA CARLUCCIO

Nel processo erano coinvolti anche Giacomo Ciriello, ex capo della segreteria del presidente (che la Corte d’Appello aveva condannato a un anno) e Andrea Gibelli, ex segretario generale del Pirellone e presidente di Ferrovie Nord Milano spa (che era stato condannato a 10 mesi e 20 giorni). Tutti e quattro sono stati oggi assolti dalla Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio il verdetto di secondo grado, a quanto si è appreso, «ritenendo non configurabile il reato contestato in relazione allo svolgimento non di una procedura di gara, intesa, come meccanismo selettivo di competizione e concorrenza tra i candidati, ma di una mera comparazione di profili professionali di soggetti rimasti ignari del procedimento interno di selezione».

 

«Sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto nella mia lunga attività istituzionale e politica», aveva scritto Maroni sul suo profilo Twitter dopo la sentenza di condanna, annunciando il ricorso in Cassazione.

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