PARACULATE RENZIANE – IL PREMIER SPACCONE ANNUNCIA CHE “IL PONTE SULLO STRETTO SI FARÀ” (COSÌ ALFANO È CONTENTO) – POI AGGIUNGE CHE PRIMA BISOGNA FINIRE LA SALERNO-REGGIO CALABRIA


Valeria Catalano per “corriere.it

Ponte sullo stretto di Messina

 

La decisione è presa: il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per Messina. Con il provvedimento, ha reso noto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, «il governo dà poteri straordinari alla Protezione Civile nazionale. Curcio nel primo pomeriggio sarà a Messina con i suoi uomini per prendere in mano una situazione intollerabile».

 

«Per Messina - ha aggiunto - accompagniamo lo stato d'emergenza con un primo stanziamento per i lavori necessari, e mettiamo a disposizione anche l'Esercito e mezzi militari». La situazione è ormai ai limiti del paradossale. È naufragata infatti, anche la soluzione tampone che si era trovata per garantire l’erogazione di acqua dopo la rottura della condotta a Calatabiano: si è rotto a Forza D’Agrò il by-pass che collegava l’acquedotto dell’Alcantara con quello di Fiumefreddo che in questi giorni aveva rifornito con 300 litri al secondo la città dello Stretto.

renzi selfie alla fontana di trevi

 

E, in ogni caso, nonostante la realizzazione del by-pass, non si era riusciti ancora a soddisfare il bisogno giornaliero dell’intera città. Nei rioni della parte alta l’acqua non è ancora arrivata in tutte le abitazioni. In queste aree, come per scuole e ospedali, è stato predisposto un servizio con autobotti che pure si è rivelato insufficiente. «A Messina - ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi - abbiamo mandato l’esercito con le autobotti perché mancava l’acqua e le autorità locali non riuscivano a risolvere il problema».

MESSINA SENZA ACQUA

 

Renzi interviene e rilancia: «Il ponte sullo Stretto? Certo che si farà, il problema è quando». «Ora, prima di discutere del ponte, sistemiamo l’acqua di Messina, i depuratori e le bonifiche. Investiamo due miliardi nei prossimi cinque anni in Sicilia per le strade e le ferrovie. E poi faremo anche il ponte portando l’alta velocità finalmente anche in Sicilia e investendo su Reggio Calabria, che è una città chiave per il Sud. Dall’altra parte dobbiamo finire la Salerno-Reggio Calabria. Quando avremo chiuso questi dossier, sarà evidente che la storia, la tecnologia, l’ingegneria andranno nella direzione del ponte, che diventerà un altro bellissimo simbolo dell’Italia. Ma primum vivere, avrebbero detto i latini. Ora abbiamo le autobotti per Messina. Poi penseremo al resto».

MESSINA SENZA ACQUA