PARIGI VAL BENE UN EXPO – GIORGIA MELONI È ANDATA IN FRANCIA A INCONTRARE MACRON ANCHE PER PROMUOVERE LA CANDIDATURA DI ROMA PER EXPO 2030, CHE POTREBBE GENERARE UN INDOTTO DA 50 MILIARDI DI EURO - OGGI LE CITTÀ CANDIDATE (ROMA, RIAD, BUSAN E ODESSA) ESPORRANNO PER L'ULTIMA VOLTA I LORO PROGETTI – MACRON, A DIFFERENZA DELL'INTERA UE, VUOLE SOSTENERE IL SUO AMICO BIN SALMAM – MA CONTRO I SAUDITI E' ARRIVATA LA LETTERA DI 12 ASSOCIAZIONI CHE HANNO DENUNCIATO LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI DELL'ARABIA...
-Estratto dell’articolo di Maria Egizia Fiaschetti per il “Corriere della Sera”
Salgono le quotazioni di Roma, in corsa per ospitare Expo 2030 assieme a Riad (Arabia Saudita), Busan (Corea del Sud) e Odessa (Ucraina). Oggi alle 15 le città che si contendono l’evento internazionale, importante vetrina promozionale e opportunità di crescita economica (l’indotto stimato è di 50 miliardi di euro), illustreranno per l’ultima volta all’assemblea generale del Bie (Bureau international des expositions) il progetto con il quale si candidano a organizzare la manifestazione prima del voto finale che eleggerà la vincitrice il 28 novembre.
In 20 minuti la delegazione italiana (stesso timing per le altre candidate), guidata dall’ambasciatore Giampiero Massolo, ripercorrerà i punti di forza della proposta «People and territories», firmata dall’archistar Carlo Ratti (tra gli aspetti più innovativi, la realizzazione nel sito di Tor Vergata del parco solare pubblico più grande al mondo e la declinazione del rapporto tra le persone e i territori all’insegna dell’inclusività e della rigenerazione urbana) con tutti i livelli istituzionali impegnati a fare squadra e sostenere la Capitale:
in prima linea la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivata a Parigi con il volo di Stato assieme al governatore del Lazio, Francesco Rocca.
In trasferta nella Ville Lumière anche il sindaco, Roberto Gualtieri. Nelle ultime settimane si è andata rafforzando la sensazione che la vittoria di Riad, data come favorita, non sia più così scontata e che Roma abbia tutte le carte in regola per giocarsela.
È probabile che a incidere sia stata anche la lettera inviata il mese scorso da dodici associazioni umanitarie del mondo arabo al segretario generale del Bie, Dimitri Ker-kentzes, per chiedergli di escludere Riad, denunciando la violazione dei diritti umani e l’applicazione della pena di morte da parte del Paese degli Emirati. […]
Decisiva la presenza della premier Meloni, mentre nella capitale francese si è fermato per più di una settimana il principe ereditario Mohammed bin Salman, che ha già incontrato il presidente Emmanuel Macron (la Francia è intenzionata a sostenere la candidatura di Riad). […]