PAROLA DI “DUX” DELMASTRO - DIVENTATO IL PRIMO PARTITO DI GOVERNO SEMBRAVA CHE FDI POTESSE FINALMENTE CAMMINARE A PASSI SPEDITI SULLA STRADA DI UNA DESTRA NORMALE. E, INVECE NO: MALGRADO IL CAMALEONTISMO FURBASTRO DI GIORGIA MELONI, L’ANIMA NERA DEI SUOI GERARCHI PRIMA O POI RICICCIA. IN PRIMA FILA COL FEZ C'E' IL SOTTOSEGRETARIO ANDREA DELMASTRO CHE HA DECISO DI TORNARE ALLE ORIGINI “(FASCIO)DOC”, DICHIARANDO L’OBIETTIVO DI “SPEZZARE LE RENI AL CORRENTISMO DEI GIUDICI”...
-Massimiliano Panarari per www.lastampa.it
Il rapporto con la storia della destra postfascista ed erede del Msi è problematico, si sa. Dal momento che non si poteva rivendicare una continuità diretta con il Ventennio si è scelta la strada maestra di un certo revisionismo storiografico, fatto di distinguo più o meno pelosi, di «treni che comunque arrivavano in orario» e «l’errore sono state le leggi razziali». E quando “i dintorni” della galassia dell’ultradestra ostentavano simboli e slogan troppo neri era possibile cavarsela prendendo (senza esagerare) le distanze.
Diventato il primo partito di governo sembrava che FdI potesse finalmente camminare a passi spediti sulla strada di una destra normale. E, invece no, ci sbagliavamo. Il sottosegretario Andrea Delmastro ha deciso di tornare alle origini “(fascio)doc”, dichiarando l’obiettivo di «spezzare le reni al correntismo dei giudici».
Adesso è ancora più chiaro che i meloniani vogliono essere i veri continuatori della berlusconiana guerra dei Trent’anni contro la magistratura. Per ragioni elettorali oppure, come dicono certi rumors, avendo qualche scheletro nell’armadio. Ma lo vogliono fare a modo loro, fascistissimo: e, a scanso di equivoci, citano filologicamente l’infausto detto mussoliniano. Parola di “Dux” Delmastro».