PAURA DEI FISCHI – TRUMP ANNULLA LA VISITA A LONDRA – SU TWITTER DICE CHE NON VUOLE INAUGURARE LA NUOVA AMBASCIATA, VOLUTA DA OBAMA E COSTATA 1,2 MILIARDI DI DOLLARI – IN REALTA’, TEME LE CONTESTAZIONI DOPO IL “NO” DEI PARLAMENTARI DI FARLO PARLARE A WESTMINSTER
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Luciano Lombardi per www.panorama.it
In un’altra giornata di iperattività mediatica sopra le righe, Donald Trump ha annunciato l’annullamento della visita in Gran Bretagna il mese prossimo durante la quale avrebbe dovuto inaugurare la nuova ambasciata statunitense a Londra.
Lo ha fatto nella maniera che gli è più congeniale, via Twitter, spiegando di aver preso la decisione per via del disappunto nei confronti del suo predecessore Barack Obama, il quale avrebbe venduto l'attuale ambasciata - la più bella e meglio posizionata della città - per "noccioline", per costruirne una da 1,2 miliardi di dollari: "Cattivo affare - ha scritto -. Volevano che io tagliassi il nastro? Ma nemmeno per sogno!”.
LA VERA RAGIONE
Questa la motivazione ufficiale. Secondo i media britannici, The Guardian in testa, dietro la decisione ci sarebbe in realtà il timore di non essere il benvenuto, e diventare oggetto di pesanti proteste degli inglesi.
A creare l’occasione era stata - durante la sua visita negli Stati Uniti dei giorni scorsi - la premier britannica Theresa May, che aveva ipotizzato un intervento del Presidente Usa in Parlamento, per poi vedersi costretta a fare dietro-front di fronte al rifiuto dei parlamentari.
Si era dunque optato per una visita meno formale, in occasione dell’apertura della nuova sede diplomatica a Nine Elms, alla quale avrebbe dovuto poi far seguito una sessione di colloqui tra i due leader.